Quello
del Pd è un modo
senz’altro
più elegante di
spendere
le risorse pubbliche
rispetto
alle vacanze di Fiorito in Sardegna, ma i 12.000
euro
pagati alla Interservice
per
un convegno sulla situazione economica della pro
vincia
di Latina, peraltro
ospitato
gratis all’interno di
un
istituto scolastico, non
passano
inosservati. Come
pure
gli ultereiori 4.160 euro
pagati
ancora ad Interservice
per
una iniziativa-dibattito
con
la rivista Limes. E la
poliedrica
Interservice ha riscosso anche 8.640 euro per
l’affissione
di manifesti a Latina. Un oltraggio agli attacchini elettorali, visto che la
spesa
complessiva sostenuta
dal
Pd regionale per la stampa
di
manifesti destinati a Latina ammonta a 38.918 euro.
E
alla vigilia di Natale
2010
un convegno, stavolta sui bilanci della
Regione
Lazio, si
può
fare al ristorante: 4.400 euro
da
Barbitto a
S e z
z e
.
Un’u
m i l i azione per il
pranzo
di lavoro di Galetto da Pietro il pescatore, costato appena 810 euro.
Ma
lo scivolone più vistoso,
anche
per l’in suc ces so
dell’iniziativa,
è la consulenza legale fornita al gruppo
regionale
del Pd, forse a margine di uno dei ricorsi intentati da Claudio Moscardelli
(avvocato
pure lui) contro
l’incompatibilità
di Giovanni
Di
Giorgi: se di quello si è
trattato,
è una causa persa
costata
5.350,34 euro, l’am -
montare
della parcella pagata
all’avvocato
Maurizio Mansutti, consigliere comunale di
Latina. Del Pd, of course.
E
un capitolo a parte meritano i manifesti e gli stampati
che
il Pd ha speso su un tema
che
si sarebbe rivelato fatale:
i
tagli della Regione Lazio.
Tremilasettecentoventi
euro
di
carta da affissione per denunciare i tagli di risorse in
alcuni
settori cruciali per il
territorio.
A nessuno è venuto
in
mente, nemmeno in casa
Pd,
che con i 14 milioni destinati alle spese pazze dei gruppi consiliari si poteva
senonaltro tamponare qualche
grossa
falla. Ma il senno di
poi
è materia di scarto, e
soprattutto
non si può fatturare.
DA
LATINA OGGI DEL 26.9.12
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