PRENDONO
il via oggi gli interrogatori di garanzia a carico
dei
cinque arrestati per concorso
in
truffa, millantato credito e minaccia nel corso dell’Operazione
T
r a m
o n t a
n a
condotta
dalla
Capitaneria
di
Porto
di Gaeta.
Primo
tra gli altri
a c o m p a r i r e
questa
mattina
di
fronte al gip
Costantino
De
Robbio
sarà il
46enne
Antonio
Talesco,
attualmente ricoverato presso l’ospe -
dale
Dono Svizzero di Formia
in
seguito a un
malore
accusato
i
mm e di at a me nte dopo il fermo.
Quindi,
nella
giornata
di domani sarà il turno del 40enne
fratello
Salvatore, detenuto dalla scorsa settimana presso il
carcere
di Santa
Maria
Capua Vetere. Proprio il
18
settembre, infatti, colui che è
ritenuto
la mente del gruppo che
in
cambio di denaro prometteva
lavori
nel campo marittimo, era
finito
in manette sulla Domiziana per sequestro di persona a
scopo
di rapina e tentata violenza
sessuale
ai danni di una prostituta
di
origine ucraina. Anche in quel
caso,
colui che dalle sue vittime
si
faceva chiamare comandante
Tramontano,
si era spacciato per
poliziotto
mostrando alla prostituta anche un paio di manette per
intimidirla.
Successivamente,
all’atto
del controllo da parte degli agenti del Commissariato di
Polizia
di Castel Volturno, nella
sua
auto Golf era stata rinvenuta
u
n’uniforme da ufficiale della
marina
militare e un porta-tessera di quelli in uso alle forze
dell’ordine,
con la scritta marina
mercantile
e munito di un Fregio
della
Capitaneria di Porto. Proseguono nel frattempo le indagini
degli
inquirenti diretti dal comandante Francesco Tomas e
coordinati
dal sostituto Cristina
Pigozzo
in particolare dal punto
di
vista contabile e patrimoniale.
Circa
sessantamila euro la cifra
fino
a ora accertata truffata a otto
soggetti,
anche minorenni e disabili, che hanno dato il via all’in -
chiesta
ma altri fatti potrebbero
emergere
qualora altre vittime,
rimaste
finora in silenzio, dovessero sporgere denuncia. Da verificare poi le posizioni
dei «manovali» del gruppo, coloro che secondo le indagini si incaricavano
di
riscuote le cifre sottratte alle
vittime
e, caso per caso, di minacciarle affinché non rivelassero alcunché agli
inquirenti ovvero Antonio Di Cicco, 63 anni di
Fondi
ma residente a Formia,
Aldo
Fedele, il suocero di Salvatore Talesco di 65 anni di Minturno e Francesco
Iannone, napoletano di 70 anni di Napoli ma
residente
a Minturno.
da LATINA OGGI DEL 26.9.12
da LATINA OGGI DEL 26.9.12
Nessun commento:
Posta un commento