IL
valzer dei trasferimenti di
sacerdoti
e la mancata elevazione a Santuario di una
delle
chiese storiche del sud
pontino,
sono state le questioni al centro dell’atten -
zione
dei fedeli, in particolare quelli di Minturno e
Santi
Cosma e Damiano,
appartenenti
alla Foranìa di
Minturno
diretta da don Simone di Vito, parroco di
Sant’Albina
di Scauri. Infatti è cambiato una parte
dell’assetto
parrocchiale nel
Comune
di Minturno, con le
nuove
nomine alle parrocchie di Santa Maria Infante
e
Pulcherini e il ritorno, nella Foranìa di Minturno, dei
Frati
Francescani Conventuali che, anni fa, lasciarono
la
parrocchia dell’Immaco -
lata
a Scauri. Padre Antonio
Siciliano,
frate minore attualmente parroco di Tufo, è
stato
nominato parroco di
Santa
Maria Infante e Pulcherini, curate da don Carlo
Lembo,
segretario del Sinodo, trasferito alle parrocchie
del
Carmine e di Santa Teresa di Formia. Padre Antonio
Siciliano,
che dimora presso
il
convento dei Frati minori
di
Minturno, ha ottenuto il
nulla
osta del padre provinciale dell’ordine e avrà la
collaborazione
domenicale
di
un altro frate, dovendo
gestire
tre parrocchie del
territorio.
E’ la prima volta
che
le due parrocchie di Pulcherini e Santa Maria Infante vengono affidate all’ordi
-
ne
dei Frati, che, come è
noto,
gestiscono già la chiesa di San Francesco di Minturno. Invece i Frati
conventuali, per anni a Scauri, torneranno nella Foranìa di
Minturno,
ma al Santuario
della
Madonna del Piano di
Ausonia
e alle parrocchie
dello
stesso centro del frusinate che fa parte però della
diocesi
di Gaeta. I Frati
Francescani
Conventuali
hanno
dato la disponibilità
di
un frate sin dal prossimo
mese
di gennaio e a giugno
prossimo
pensano di poter
costituire
ad Ausonia una
fraternità.
Ma se un Santuario già esiste nella Foranìa di
Minturno,
l’altro, quello relativo al riconoscimento
della
chiesa di Santi Cosma
e
Damiano, tarda a venire. E
a
Santi Cosma e Damiano
non
è piaciuta l’elevazione a
Santuario
solo della chiesa
di
San Raffaele di Fondi. A
farsi
portavoce dei malumori l’avvocato Cosmo Damiano Pontecorvo, tra i promotori
della richiesta. «A Fondi
-
ha detto Pontecorvo - la
chiesa
di San Raffaele, che è
ormai
al termine della costruzione, sarà elevata a
Santuario
e a Santi Cosma e
Damiano
rimaniamo sempre in attesa, nonostante la
nostra
richiesta risalga al
1980
ed è stata ripresentata
nel
2004 all’ex Arcivescovo
Pier
Luigi Mazzoni. Oltre
2300
cittadini hanno sottoscritto quell’iniziativa, ma
l’Arcivescovo
di Gaeta ancora non ha provveduto. Il
nostro
paese ha il privilegio
di
assommare, in unità, il
nome
del Comune, parrocchia e santuario, peculiarità
unica
al mondo. Il gonfalone cittadino è decorato con
la
medaglia d’argento e
d’oro
al valor civile e la
chiesa
matrice vanta un
martire
dei
nostri
santi:
don
Francesco Rossillo,
parroco,
trucidato. Ci sembra quindi - ha
concluso
Pontecorvo - che
ci
sono tutte le
condizioni
affinchè la Curia di Gaeta
emani
il decreto di elevazione a Santuario della chiesa di Santi
Cosma
e Damiano». Staremo a vedere quali saranno
gli
sviluppi.
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