SOSPESA
l’er o ga z i on e
dell’acqua
potabile all’alber -
go
termale Ciorra di Suio, il
cui
amministratore unico,
Mario
Ciorra, ha immediatamente presentato una denuncia querela contro Acqualatina.
E’ stato lo stesso titolare
della
struttura turistica ad annunciare l’iniziativa, sottolineando che il
provvedimento
di
Acqualatina va oltre la violazione delle norme vigenti
aggravato
dal fatto che è a
danno
di un’attività di cura,
soprattutto
perchè adottato
perchè
l’imprenditore avrebbe dovuto versare importi che
non
ritiene dovuti. Mario
Ciorra,
infatti, contesta una
fattura
emessa nell’o t to br e
scorso
ammontante a oltre
15mila
euro, maturato per un
consumo
ricostruito retroattivamente di circa sei anni.
«Già
il 14 giugno scorso - ha
affermato
Ciorra - è stata tentata la chiusura della struttura,
evitata
solo previo pagamento
di
5mila euro. Ovviamente ho
contestato
la richiesta di Acqualatina con precisazioni
dettagliate.
Fra i tanti notevoli
abusi,
basta tener presente che
per
l’anno 2007 (più alcuni
mesi
di chiusura), nel corso
del
quale non è stata effettuata
alcuna
rilevazione dal contatore, è stato calcolato un consumo corrispondente a circa
cinque
anni e mezzo rispetto a
quelli
normalmente rilevati.
Vorrei
sottolineare l’enorme
abuso
della propria posizione
dominante,
ricorrendo perfino
alla
chiusura totale dell’ero -
gazione
quando, in ogni caso,
si
sarebbe dovuto ricorrere,
semmai,
alla riduzione del
flusso,
così come avviene per
le
civili abitazioni, a cui per
legge
gli alberghi (“grandi case”) sono equiparati. L’occa -
sione
è propizia - ha aggiunto
l’amministratore
unico dello
stabilimento
termale di Suio -
per
denunciare un altro grave
abuso,
commesso dall’ATO 4,
riguardante
l’acqua, la fognatura e la depurazione, nell’il -
legittima
adozione delle tariffe applicate nei confronti di
tutti
gli alberghi della provincia, ivi ovviamente compreso
anche
il mio. Purtroppo, siamo in un periodo di completa
anarchia,
nel quale alcuni enti
ritengono
di poter calpestare
impunemente
i diritti altrui».
Mario
Ciorra chiede alla Procura di Latina di punire gli
eventuali
responsabili per
quanto
esposto e comunica di
essere
a disposizione per
qualsiasi
chiarimento.
DA
LATINA OGGI 24 SETTEMBRE 2012
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