Basta
scorre l’allegato B della delibera di giunta n°99 del 6 luglio 2012, per
verificare quanto il sindaco presidente, Vincenzo Di Siena, il vice sindaco Vin
cenzo Petruccelli, gli assessori Carmela Cassetta, Antonio Ianniello ed
Emanuele Viccaro hanno deciso in merito alle tariffe dei servizi a domanda individuale e nel più specifico
della Mensa scolastica.
Il
primo dato che viene in evidenza è che si passa da una tariffa a pasto ad una
mensile, quindi oggettivamente è ben difficile quantificare gli aumenti; per
cui i raffronti sono effettuati nell’ipotesi in cui il bambino consumi 25 pasti mensili.
Nel
2011 la tariffa per un pasto della prima fascia, reddito ISEE fino a 4.000
euro, era di 1 euro.
Nel
2012 la prima fascia precedente è stata divisa in due, con limite fino a 2.000
euro di ISEE il costo mensile è di 25 euro (incremento del 14% rispetto al
precedente), nella fascia da 2001 a 4000 di ISEE è di 35 euro (incremento del 60% rispetto al precedente
costo).
Nel
2011 la tariffa per pasto della seconda fascia, reddito ISEE da 4001 a 6000
euro, era di 2 euro, adesso è diventata di 50 euro mensili, con un incremento
del 13.5% mensili.
Nel
2011 la tariffa per pasto della terza
fascia, reddito ISEE da 6001 a 8000 euro, era di 2.30 euro, adesso è diventata
di 60 euro mensili, con un incremento del 18%.
Nel
2011 la tariffa per pasto della quarta fascia, con reddito ISEE OLTRE gli 8000
euro era di 2.50 euro per pasto, adesso è diventata di 70 euro mensili, con un
incremento del 27%.
Il
primo dato che emerge subito è l’entità dell’aumento, che non trova alcuna
giustificazione nel corpo deliberativo.
Il
secondo è che manca una progressività nell’aumento, che colpisce,
paradossalmente, in termini percentuali, le fasce più deboli: l’attuale seconda
fascia con reddito fino a 4000 euro subisce un incremento del 60% rispetto all’anno
precedente!
Il
terzo è che il costo totale annuale nelle prime tre fasce corrisponde grosso modo
al reddito mensile delle relative famiglie.
Siamo
sempre convinti di quanto affermato dal dr.Di Siena che ““Si tratta di persone che in parte già hanno avuto
esperienze e che comunque hanno una competenza nelle materie che sono state
loro affidate!”, ma stavolta i suoi collaboratori erano forse distratti,
perrchè hanno addirittura sovra tassato la “povertà”
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