Assessori
esterni non eletti 14 che costano 5 milioni di euro l'anno, per
chiamata
diretta 283 contrattisti, persone di fiducia, personale esterno per un
costo
di circa 20 milioni di euro annui;
75mila
euro per il fotografo della presidente; 212 persone del personale di
segreteria.
Questi alcuni dei numeri
portati
in conferenza dal capogruppo
del
Partito Democratico alla Regione
Lazio,
Esterino Montino, sugli "sprechi della Polverini", presso la sede del
Consiglio
Regionale del Lazio.
«Siamo
andati a verificare il numero
segreterie
della presidenza e degli assessori: sono 212 persone. Non 6 o 8
persone
ma 212. - ha detto Montino -
La
segreteria della presidenza ne ha 13
di
membri e non 8 come detto E se ci
aggiungiamo
l'ufficio di Gabinetto ce
ne
sono altre 12. Mi sembra un numero
abbastanza
impegnativo». Secondo
Montino
«questa è la giunta che paga
più
di 75mila euro il fotografo della
presidente
che ha un'area ad hoc con
incarico
di responsabile 'Supporto tecnico e grandi eventi' ma lascia a spasso
Domenico
Scopellitti, primario di fama internazionale senza reparto e collaboratori. Uno
spreco di risorse e professonalità». Ma, secondo il Pd regionale, non c'e' solo
la questione degli
sprechi,
«ci sono atti che non vengono
denunciati
solo dal Pd ma anche da
tavoli
terzi come il tavolo di verifica
sulla
spesa sanitaria, finanziaria, economica - ha continuato Montino - Cosa
dice?
Un aumento per 30milioni di
euro
per consulenze che hanno fatto
carico
sulla spesa di beni e servizi». La
conclusione:
«Mi auguro si apra una
fase
politica nuova qui in Regione, in
termini
di priorità politiche, mettendo
al
centro una cura seria fatta di risparmi, chiusura di molte aziende inutili, di
accorpamenti
di commissioni. L'operazione verità - ha concluso Montino -
corrisponde
a lanciare una sfida alla
Polverini
e al centrodestra. Mi auguro
si
possa convergere su una stagione di
buonsenso.
Ringrazio la Polverini per
aver
sollevato la questione, adesso dobbiamo fare sul serio però».
Sui
conti del Pdl regionale e sul
ruolo
di Fiorito i Verdi vogliono
vederci
chiaro. «Si faccia subito
chiarezza
in merito al trasferimento di 2 milioni di euro di
rimborsi
al gruppo del Pdl della
Regione
Lazio sui conti personali dell’ex capogruppo - afferma il presidente dei Verdi
Ange -
lo
Bonelli- Su vicende del genere non deve esistere neanche
l’ombra
del dubbio». Per Bonelli
«si
è già perso troppo tempo, è
dall’inizio
della legislatura che
noi
Verdi presentiamo proposte
per
dimezzare i costi della politica». I Verdi sostengono, fra
l’altro,
l’eliminazione del vitalizio, la non cumulabilità dello
stipendio
da
consigliere
con
altri
incarichi
pubblici,
l’e l iminazione del
rimborso
autostradale e chilometrico, la riduzione dello stip e n d i o d e i
consiglieri
del
30%,
la non cumulabilità del
vitalizio
con
quello
di deputato o consigliere in altre Regioni. «Sono queste
le
proposte concrete che da due
anni
portiamo
avanti
nel Consiglio regionale
per
ridurre le
spese
e i privilegi a carico dei
cittadini
- conclude Bonelli - Se
si
vuole davvero ridurre la spesa,
si
cominci da qui, senza altre
chiacchiere».
Tagliare
drasticamente e urgentemente i costi della politica
regionale.
Lo chiede in una nota
il
capogruppo dell’Udc alla Pisana Francesco Carducci, che
scomoda
addirittura una regina
di
Francia: «Se non diamo una
risposta
forte - dice Carducci -
rischiamo
di assomigliare a Maria Antonietta, che agli affamati
che
reclamavano pane suggeriva
di
mangiare brioches. Una classe
dirigente
degna di questo nome,
di
fronte al numero crescente di
disoccupati
e aziende in crisi,
non
può fare la parte di chi risponde: “si trovino un hobby”».
Il
capogruppo dei centristi rivendica l’iniziativa dell’ Udc in
Consiglio
regionale: «Ai primi
di
giugno abbiamo presentato
una
proposta di legge per rivedere compiti e priorità degli enti e
delle
società partecipate - spiega
-
che aveva raccolto il plauso
unanime
del sistema imprenditoriale laziale e di una parte rilevante del sindacato.
Alcune società sono diventate nel tempo
autentici
carrozzoni, altre, come
Sviluppo
Lazio, disperdono milioni di euro in attività che poco
hanno
a che fare con il sostegno
alle
imprese. Solo su quest'ultimo fronte e' possibile risparmiare circa 15 milioni
e concentrare
le
risorse dove occorre».
Carducci
chiede perciò che
all’ordine
del giorno della prossima riunione dei capigruppo sia
posta
la questione dei risparmi,
«insieme
al recepimento della
sentenza
della Corte costituzionale che impone di ridurre il
numero
dei consiglieri e a un
drastico
pacchetto di misure che
faccia
dimagrire i costi della politica regionale, del Consiglio,
della
struttura e di tutte le sue
emanazioni
sul territorio» Dura
presa
di posizione anche da parte
del
vice capogruppo pd alla Regione Lazio, Claudio Moscardelli. «La Polverini non
può fare
la
paladina della lotta agli sprechi quando il suo primo atto da
Presidente
è stato quello di nominare 14 Assessori esterni, aumentando così la spesa
pubblica
di
5 milioni euro all’anno. Dal
Presidente
della Regione ci si
aspetta
un comportamento concretamente volto alla riduzione
delle
spese e improntato al senso
di
responsabilità e di rispetto con
le
Istituzioni. Dobbiamo rilevare, invece, che la Polverini non
ha
remore a trascinare le istituzioni regionali sul terreno dello
scontro
politico tra fazioni del
centrodestra,
essendosi dimostrato con i dati presentati dal Pd
in
conferenza stampa che le sue
motivazioni
non attengono a una
reale
volontà di diminuzione
delle
spese. Il Pd moltiplicherà
gli
sforzi per costringere il centrodestra a confrontarsi e a decidere su proposte
di riforma del
consiglio
e dell’intera regione
capaci
di assicurare reali risparmi, lotta agli sprechi e una migliore funzionalità».
Pronta la
replica
dell'assessore regionale
alle
Politiche per la Mobilità e il
Tpl, Francesco Lollobrigida.
«Costi
altissimi, senza un conseguente miglioramento dell'offerta. In termini di
sprechi della
politica
gli ex governatori e la
sinistra
non possono insegnare
nulla
al centrodestra e alla Giunta Polverini, se non limitarsi a
prendere
lezioni di buona amministrazione. Anche nel settore
mobilità,
dove negli anni precedenti al nostro insediamento le
spese
sono lievitate ma nulla è
stato
fatto, se non lasciare che il
tempo
perduto peggiorasse le
cose.
Ne è un esempio lampante
-
prosegue - la situazione del
Cotral,
che durante la gestione
del
centrosinistra ha raggiunto i
costi
piu' alti della sua storia
senza
migliorare il servizio offerto ai cittadini. Alla sostituzione del cda, operata
dalla Giunta
Polverini,
i conti erano in passivo di 26 milioni di euro, il rapporto costo/chilometro
era il piu'
oneroso
d'Europa e non era stato
effettuato
alcun nuovo acquisto
di
autobus, portando a un sensibile invecchiamento della flotta.
Per
non parlare delle dinamiche
di
spartizione delle poltrone nell'azienda. Questa amministrazione - sottolinea
Lollobrigida -
ha
ottenuto la riduzione dei consiglieri d'amministrazione di
Cotral
da 12 a 5 unità e l’affida -
mento
all'azienda del servizio in
''house
providing' per la durata di
10
anni, fatto che ha permesso di
aumentarne
l'affidabilità di fronte agli istituti di credito, di dare
maggiori
certezze ai lavoratori e
di
compiere azioni volte al miglioramento del servizio. Anche
il
collegio dei sindaci è stato
ridotto
al suo rinnovo, il 3 settembre, da 5 a 3 membri». Al
vetriolo
anche l’intervento di
Mario
Brozzi, Lista Polverini.
«Il
collega Montino – che si è già
scordato
di essere stato lui, fino a
ieri,
il Presidente della Regione
Lazio
– non sbaglia in almeno
due
delle cose.
La
prima: il centrosinistra ha
problemi;
la seconda: si deve
tagliare
nella sanità, Asl comprese. Se si pensa, infatti, che
ben
l’80% del
bilancio
regionale è impiegato
nella
spesa sanitaria e che il
40%
delle risorse utilizzate corrisponde alla voce ‘sp rec hi’, è
evidente
che si
re
cu pe rer eb be
in
tal modo molto di più che con
il
dimagrimento dei costi della
politica
regionale. Quanto alle
Asl,
stia tranquillo: abbiamo cominciato con gli ambulatori di
prossimità,
che sono il prologo
della
sburocratizzazione sanitaria. Ho l’impressione che Montino abbia spiegato cosa
si poteva
fare
negli anni passati e non si è
mai
fatto: guarda caso, lo ha
spiegato
un attimo dopo che la
Presidente
della Regione in carica ne ha dato annuncio di fattibilità. Distrazione o
opportunismo? Ad ogni modo, sia l’una
che
l’altra appartengono al passato. Per conto della lista che
porta
il nome della Presidente
Polverini,
mi sento di tranquillizzare Montino: da parte nostra,
non
solo non c’è conflitto, ma
trova
assoluta disponibilità a
porre
in essere tutti quei provvedimenti che facciano di questa
Regione
un modello di Paese»..
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