DOPO
la sommossa popolare,
tra
raccolta firme, ricorsi al
Tar
e persino una lettera
de
ll’arcivescovo Fabio
D’Onorio
all’assessore regionale Aldo Forte, per evitare la
chiusura
del servizio di odontoiatria per pazienti con fragilità sanitaria all’ospedale
Di
Liegro
di Gaeta, lo stesso assessore ha risposto. Una risposta che arriva a poche ore
dal
rinvio
al 22 novembre del Tar
dell’udienza
per dibattere il
ricorso
contro il provvedimento dell’Ausl di Latina per
la
soppressione del progetto
triennale.
E non ancora prorogato. «L’odontoiatria per pazienti con fragilità sanitaria e
disabili
- afferma Forte - non è
stata
mai chiusa, ma anzi la
stiamo
potenziando. Tutt’oggi
sono
garantite 72 ore settimanali grazie al lavoro di tre
specialisti.
E per quanto riguarda le persone con disabilità è stato riservato un giorno
a
settimana, il martedì, esclusivamente dedicato a loro. si
stanno
confondendo due questioni ben diverse tra di loro,
tirando
in ballo anche un progetto regionale
come
quello
d
e l l ’ O d o nt oa m bul a nz a
che
ha dimostrato tutto il
suo
valore. Da
un
lato, infatti,
c’è
l’Unità operativa semplice
dip
arti ment ale
scaduta
il 30,
dall’altro
il Piano regionale
dell’odontoiatria
sociale. A legare le due cose, il dottor Occipite Di Prisco, titolare della
Uosd
e responsabile del Piano
fino
alla loro naturale scadenza avvenuta quest’estate. Ma
né
l’una né l’altra hanno avuto
ricadute
sul servizio. Il presidio odontoiatrico del Sudpontino, infatti, non solo non è
mai
stato chiuso, ma nelle
prossime
settimane verrà potenziato. L’intera strumentazione sarà rinnovata, tanto
che
disporremo di un nuovo studio dentistico a Santi
Cosma
e Damiano presso il
p
o l i a m bu l a t orio e di quattro
a
Gaeta, di cui
tre
in sostituzione dei due ora presenti e
uno
di day surgery con personale multidisciplinare per garantire le cure anche ai
disabili
e
alle persone con fragilità sui
quali
si può intervenire solo
sotto
anestesia. Per quanto riguarda il piano regionale di
odontoiatria
sociale scaduto
ad
agosto, - spiega Forte – il
discorso
non cambia. La continuità è stata garantita attraverso il protocollo siglato
tra
l’Asl
e la Società italiana maxillo-odontostomatologica responsabile del progetto
dell’Odontoambulanza.
Un
vero
e proprio ambulatorio
dentistico
mobile che fa prevenzione e prestazioni dentistiche gratuite a tutti gli
effetti,
soddisfacendo
anche l’appello
venuto
dalle associazioni,
dall’Arcivescovo
D’Onorio e
dal
direttore della Caritas Don
Mariano
Parisella. Basti pensare che dal 5 aprile fino ad
oggi,
ovvero da quando è entrata in funzione la nuova
Odontoambulanza
assegnata
al
territorio della provincia di
Latina
con base proprio nel
Sud
Pontino, sono stati assistiti oltre mille e 700 pazienti».
Infine
l’attacco polemico: «In
tutto
ciò – conclude Forte –
dispiace
il comportamento del
dottor
Di Prisco, che sulla vicenda si è mosso più da dirigente del Pd che da
professionista. Non solo ha messo in
agitazione
strumentalmente le
associazioni
e le famiglie con
false
notizie sull’Odontoam -
bulanza,
che sarebbe solo un
servizio
di informazione, ma è
anche
venuto meno ai doveri
di
lealtà e di collaborazione
nei
confronti dell’azienda sanitaria per la quale lavora».
LA DICHIARAZIONE DLEL'ON.LE ALDO FORTE.
LA DICHIARAZIONE DLEL'ON.LE ALDO FORTE.
“L’odontoiatria
per pazienti con fragilità sanitaria e disabili non è stata mai chiusa, ma anzi
la stiamo potenziando. Tutt’oggi sono garantite 72 ore settimanali grazie al
lavoro di tre specialisti. E per quanto riguarda le persone con disabilità è
stato riservato un giorno a settimana, il martedì, esclusivamente dedicato a
loro”. Lo dichiara in una nota l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della
Regione Lazio, Aldo Forte, intervenendo sul caso del presidio odontoiatrico
dell’ospedale di Gaeta.
“Quindi – continua Forte – è chiaro che siamo di fronte a una vera e propria disinformazione, anche perché si stanno confondendo due questioni ben diverse tra di loro, tirando in ballo anche un progetto regionale come quello dell’Odontoambulanza che ha dimostrato tutto il suo valore. Da un lato, infatti, c’è l’Unità operativa semplice dipartimentale scaduta il 30, dall’altro il Piano regionale dell’odontoiatria sociale. A legare le due cose, il dottor Occipite Di Prisco, titolare della Uosd e responsabile del Piano fino alla loro naturale scadenza avvenuta quest’estate. Ma né l’una né l’altra hanno avuto ricadute sul servizio. Il presidio odontoiatrico del Sud Pontino, infatti, non solo non è mai stato chiuso, ma nelle prossime settimane verrà potenziato. L’intera strumentazione sarà rinnovata, tanto che disporremo di un nuovo studio dentistico a Santi Cosma e Damiano presso il poliambulatorio e di quattro a Gaeta, di cui tre in sostituzione dei due ora presenti e uno di day surgery con personale multidisciplinare per garantire le cure anche ai disabili e alle persone con fragilità sui quali si può intervenire solo sotto anestesia”.
“Per quanto riguarda il Piano regionale di odontoiatria sociale scaduto ad agosto, - spiega Forte – il discorso non cambia. La continuità è stata garantita attraverso il protocollo siglato tra l’Asl e la Società italiana maxillo-odontostomatologica responsabile del progetto dell’Odontoambulanza. Un vero e proprio ambulatorio dentistico mobile che fa prevenzione e prestazioni dentistiche gratuite a tutti gli effetti, soddisfacendo anche l’appello venuto dalle associazioni, dall’Arcivescovo D’Onorio e dal direttore della Caritas Don Mariano Parisella. Basti pensare che dal 5 aprile fino ad oggi, ovvero da quando è entrata in funzione la nuova Odontoambulanza assegnata al territorio della provincia di Latina con base proprio nel Sud Pontino, sono stati assistiti oltre 1.700 pazienti. Uomini e donne che, altrimenti, non avrebbero avuto accesso alle cure e, invece, sono stati sottoposti a diversi tipi di prestazioni che, solo per citarne alcune, vanno dall’ortopanoramica all’estrazione, dalla pulizia dei denti alla realizzazione e consegna di protesi. Un’assistenza che è avvenuta a domicilio, per garantire le cure dentistiche anche a chi non è in grado autonomamente di raggiungere gli ambulatori distrettuali. E che per i casi più complessi fa direttamente riferimento al presidio ospedaliero di Gaeta, in linea con quanto stabilito dal Piano regionale per la prevenzione, informazione, formazione e cura delle malattie della bocca che prevede un potenziamento dei trattamenti terapeutici odontoiatrici domiciliari in regime protetto di day surgery piuttosto che in regime di ricovero. I vantaggi sono enormi. Si va dalla riduzione delle ospedalizzazioni improprie e quindi dalla decongestione dei pronto soccorso, fino alla riduzione dei tempi di attesa per i pazienti che ricevono un’assistenza più appropriata”.
“In tutto ciò – conclude Forte – dispiace il comportamento del dottor Di Prisco, che sulla vicenda si è mosso più da dirigente del Pd che da professionista. Non solo ha messo in agitazione strumentalmente le associazioni e le famiglie con false notizie, come quella sull’Odontoambulanza che secondo le sue dichiarazioni sarebbe solo un servizio di informazione, ma è anche venuto meno ai doveri di lealtà e di collaborazione nei confronti dell’Azienda sanitaria per la quale lavora”.
“Quindi – continua Forte – è chiaro che siamo di fronte a una vera e propria disinformazione, anche perché si stanno confondendo due questioni ben diverse tra di loro, tirando in ballo anche un progetto regionale come quello dell’Odontoambulanza che ha dimostrato tutto il suo valore. Da un lato, infatti, c’è l’Unità operativa semplice dipartimentale scaduta il 30, dall’altro il Piano regionale dell’odontoiatria sociale. A legare le due cose, il dottor Occipite Di Prisco, titolare della Uosd e responsabile del Piano fino alla loro naturale scadenza avvenuta quest’estate. Ma né l’una né l’altra hanno avuto ricadute sul servizio. Il presidio odontoiatrico del Sud Pontino, infatti, non solo non è mai stato chiuso, ma nelle prossime settimane verrà potenziato. L’intera strumentazione sarà rinnovata, tanto che disporremo di un nuovo studio dentistico a Santi Cosma e Damiano presso il poliambulatorio e di quattro a Gaeta, di cui tre in sostituzione dei due ora presenti e uno di day surgery con personale multidisciplinare per garantire le cure anche ai disabili e alle persone con fragilità sui quali si può intervenire solo sotto anestesia”.
“Per quanto riguarda il Piano regionale di odontoiatria sociale scaduto ad agosto, - spiega Forte – il discorso non cambia. La continuità è stata garantita attraverso il protocollo siglato tra l’Asl e la Società italiana maxillo-odontostomatologica responsabile del progetto dell’Odontoambulanza. Un vero e proprio ambulatorio dentistico mobile che fa prevenzione e prestazioni dentistiche gratuite a tutti gli effetti, soddisfacendo anche l’appello venuto dalle associazioni, dall’Arcivescovo D’Onorio e dal direttore della Caritas Don Mariano Parisella. Basti pensare che dal 5 aprile fino ad oggi, ovvero da quando è entrata in funzione la nuova Odontoambulanza assegnata al territorio della provincia di Latina con base proprio nel Sud Pontino, sono stati assistiti oltre 1.700 pazienti. Uomini e donne che, altrimenti, non avrebbero avuto accesso alle cure e, invece, sono stati sottoposti a diversi tipi di prestazioni che, solo per citarne alcune, vanno dall’ortopanoramica all’estrazione, dalla pulizia dei denti alla realizzazione e consegna di protesi. Un’assistenza che è avvenuta a domicilio, per garantire le cure dentistiche anche a chi non è in grado autonomamente di raggiungere gli ambulatori distrettuali. E che per i casi più complessi fa direttamente riferimento al presidio ospedaliero di Gaeta, in linea con quanto stabilito dal Piano regionale per la prevenzione, informazione, formazione e cura delle malattie della bocca che prevede un potenziamento dei trattamenti terapeutici odontoiatrici domiciliari in regime protetto di day surgery piuttosto che in regime di ricovero. I vantaggi sono enormi. Si va dalla riduzione delle ospedalizzazioni improprie e quindi dalla decongestione dei pronto soccorso, fino alla riduzione dei tempi di attesa per i pazienti che ricevono un’assistenza più appropriata”.
“In tutto ciò – conclude Forte – dispiace il comportamento del dottor Di Prisco, che sulla vicenda si è mosso più da dirigente del Pd che da professionista. Non solo ha messo in agitazione strumentalmente le associazioni e le famiglie con false notizie, come quella sull’Odontoambulanza che secondo le sue dichiarazioni sarebbe solo un servizio di informazione, ma è anche venuto meno ai doveri di lealtà e di collaborazione nei confronti dell’Azienda sanitaria per la quale lavora”.
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