«IL
Premio Suio deve essere
un'occasione
di crescita e non
di
contrapposizione». Pietro
De
Siena, amministratore
unico
del consorzio Termare,
che
ha collaborato nella realizzazione della manifestazione, si propone come
mediatore nella diatriba tra termalisti e amministrazione
comunale
di Castelforte, lanciando l'idea di un dibattito da
avviare
su un tavolo di confronto, dove far convergere le
giuste
attese dei termalisti e le
ancor
più giuste iniziative del
Comune.
«E’ innegabile - ha
detto
De Siena - che non è più
possibile
eludere il problema
principale
posto dai termalisti
circa
il pagamento degli oneri
ma,
credo, che non si possa
buttare
il ‘bambino con tutta
l’acqua
sporca’, dileggiando
l’unica
occasione di pubblicizzazione della zona che travalica confini provinciali e
regionali,
in tempi così avari
d’investimenti.
Che il Premio
Suio
Terme sia diventato un
appuntamento
importante è
un
fatto acquisito e che ognu
no
sulla sua scia voglia trovare visibilità è ancor più innegabile. Essere
presenti nella
serata
del Premio, sia che si
stia
dalla parte dei sostenitori,
sia
che si stia dalla parte del
dileggiatori
da, innegabilmente, visibilità e palcoscenico sui media provinciali e
regionali.
Questo è stato possibile - ha proseguito l'amministratore unico di Termare -
con
il lavoro e il sacrificio di
tutti
gli organizzatori e dell'amministrazione comunale
di
Castelforte. Che non basti
solo
il Premio per risolvere
tutti
i problemi di Suio Terme
è
palese e nessuno è così
ingenuo
da crederlo. Tutti dovranno fare la loro parte e non
solo
illuminati e solitari imprenditori; tutti si sobbarchino il peso d’iniziative e
inveIl maggiore
Saccone
stimenti,
supportate da tutta
una
serie di riflessioni comuni e solo dopo si potranno
vedere
i risultati. Superiamo
le
polemiche - ha concluso
De
Siena - che non servono a
nessuno,
lasciamo la distribuzione degli inviti alla segreteria del Comune, facendo
beneficare prima di tutti i turisti,
che
sono quelli a cui deve
piacere
lo spettacolo, affinché rimangano soddisfatti e
tornino
così nelle nostre zone».
G.C
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