PRIMA
un pranzo con consiglieri e assessori del capoluogo pontino, poi il direttivo
provinciale con tutti i
dirigenti
del partito. Quella
di
ieri è stata
una
giornata
intensa
per
l’Udc
di Latina. Il segretario provinciale Michele
Forte,
in pubblico, ha parlato solo di
cose
scontate,
come
l’ad es i o n e
dell’Udc
provinciale alla
Lista
per l’Ita -
lia
lanciata
qualche
settimana fa da
Pie
rferdi nando Casini. Ma è nel pranzo
in
privato che sono emersi i
contenuti
più interessanti,
come
quelli relativi alle alleanze elettorali dell’U dc
alle
imminenti Regionali e
Politiche.
In
pratica il senatore Forte
non
ha escluso, davanti al
cerchio
ristretto dei commensali, l’alleanza Pd-Udc
per
il Lazio. Facendo capire
a
tutti di tenersi pronti di
fronte
ad eventuali ritorsioni politiche targate centrodestra. Quel che preoccupa
è
in particolare l’ammini -
strazione
comunale di Latina. E’ ovvio che il sindaco
Di
Giorgi non potrebbe permettere all’Udc di stare in
maggioranza
se alla Regione entra in una coalizione
con
il Partito democratico.
Nella
nota ufficiale successiva al direttivo di ieri pomeriggio, Michele Forte ha
evitato
riferimenti diretti alle alleanze. Ma certo la frase
«è
il momento di voltare
pagina»,
sembra scritta proprio in questo senso. Del
resto
la stessa Lista per l’Ita -
lia
rappresenta un progetto
antitetico
all’alleanza con il
Pdl.
Nel corso del direttivo,
il
senatore Forte ha dichiarato: «Bisogna richiamare a
raccolta
le energie sane del
paese
e della provincia, senza personalismi. Aprire le
porte
a chi è da sempre
interessato
a risolvere le
problematiche
delle persone e delle famiglie, interprete di una politica intesa come impegno
per il bene com u n e . U n i m p e g n o
indirizzato
verso chi ha
maggiormente
bisogno, che
fa
delle politiche sociali e di
aiuto
alle famiglie la sua
priorità».
Forte ha sottolineato come l’udc s’è caratterizzato per il rinnovamento
parlando coi fatti: «Dalla
decisione
di affidare due assessorati di peso nell’ambi -
to
sociale e dell’infanzia a
due
donne di grande valore
ed
esperienza a Latina, a
quella
di portare tra le fila di
una
giunta come quella del
Comune
di Terracina due
giovani
amministratori al di
sotto
dei quarant’anni». Infine, il passaggio più delicato, quello sulla Regione.
«Una
strada che l’Udc ha
saputo
continuare anche
nella
delicatissima situazione generatasi in Regione. Il
nostro
partito, pur non facendo mai mancare l’ap -
poggio
alla presidente Polverini, ha indicato la strada
delle
dimissioni nel rispetto
da
quanto ci chiedeva l’opi -
nione
pubblica. Una decisione coraggiosa, presa anche se non un solo membro
della
Giunta fosse indagato,
a
differenza di quanto sta
accadendo
in altre Regioni.
Ma
la situazione era tale
che,
il grande lavoro portato
avanti
in questi due anni e
m
e z z o a n c h e g r a z i e
all’Udc,
dalla riduzione di
oltre
un miliardo del debito
della
sanità all’approvazio -
ne
del Piano rifiuti fino
all’opera
di riforma del sistema dei servizi socio assistenziali, rischiava di essere
compromesso.
Ridare la parola ai cittadini, proprio in
virtù
dei valori e dell’idea di
politica
del nostro partito,
era
ed è l’unica strada per
riaffermare
la buona politica sugli scandali e sui personalismi. Bisogna voltare pagina e
l’Udc della provincia
di
Latina si propone, per il
lavoro
fatto finora a tutti i
livelli
amministrativi, come
forza
viva e punto di riferimento sul territorio, l’unica
vera
alternativa credibile
anche
per quegli elettori che
oggi
sono in attesa di nuove
proposte
».
DA LATINA OGGI DEL 2.10.12
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