CONFERMATO
l'obiettivo di voler conservare l'ufficio del giudice di pace a
Minturno,
pur se andranno
fatti
un pò di
conti.
Questo
è
quanto è
emerso
ieri
durante
il
summit
svoltosi in municipio tra un
gruppo
di avvocati del
sud
pontino e
l'amministra
-
zione
di Minturno rappresentata dal
sindaco
Paolo Graziano,
dal
vicesindaco Aristide
Galasso
e dal
delegato
al
c
on te n zi os o
Mino
Bembo. Va subito
detto
che la
r
ap pr es entanza dei legali non è
stata
massiccia, ma l'intendimento è
stato
quello di verificare
se
esistono le condizioni
per
mantenere in vita uno
degli
ultimi servizi rimasti, dopo la «scomparsa»
dell'ufficio
del registro,
del
catasto, della pretura e
di
gran parte dell'ospedale
di
Minturno. E' chiaro che
il
mantenimento in vita
del
giudice di pace dipende da una questione di
soldi
e le difficoltà non
sono
poche, visto che Santi Cosma e Damiano e
Castelforte,
hanno detto
che
non possono contribuire alle spese. In verità
anche
più di qualche legale di Castelforte e Santi
Cosma
e Damiano, nel
corso
di un'altra riunione
tenutasi
a Castelforte, ha
manifestato
il proprio disinteresse al mantenimento in vita dell'ufficio del
giudice
di pace di Minturno. Al termine dell'incontro sia il sindaco Graziano,
sia
il vice Galasso che il
consigliere
Bembo, che ha
promosso
l'incontro, hanno ribadito che saranno
percorse
tutte le strade
possibili
per poter conservare il giudice di pace.
Inoltre
il Comune sta facendo un pò di conti, per
valutare
se esistono le
condizioni
economiche
per
poter mantenere da
solo
le spese che dovranno
essere
affrontate per la gestione dell'ufficio. Gli amministratori hanno infine
rimarcato
che saranno investite le autorità preposte, in modo da non far
chiudere
anche l'ultimo
ufficio
giudiziario che è
rimasto
a Minturno, la cui
pretura
è stata guidata in
passato
da magistrati di
spessore
come Verde, Piccialli, Lepore ed altri.
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