«Ho
letto attentamente il decreto 174/2012
approvato
ieri dalla Camera e posso sostenere senza ombra di dubbio che il comma 3
dell'
articolo 2 conferma che nel Lazio si
vota
a 70». Ad affermarlo è Donato Robilotta (Pdl-Nuovo
Psi).
«Il decreto - spiega l' ex consigliere
regionale
- chiarisce per sempre che le
norme
sulla riduzione dei consiglieri e degli
assessori,
sulle indennità e altro non sono
norme
immediatamente prescrittive per le
Regioni
ma queste hanno l' obbligo di
adeguare
i propri ordinamenti ai principi
della
normativa statale entro un lasso di
tempo
scaduto il quale scattano sanzioni.
Riguardo
al numero dei consiglieri il comma 1, articolo 2, prevede che le Regioni
debbano
adeguare lo statuto entro sei mesi
dall'
entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Al comma 3 è previsto
che
queste disposizioni si applicano anche
alle
Regioni il cui presidente abbia presentato le dimissioni, ovvero si devono
svolgere
le
elezioni entro sei mesi dalla data di
entrata
in vigore della legge di conversione
ma
il termine per l' adeguamento dello
statuto
è di sei mesi dalla prima riunione del
nuovo
consiglio. Infine - conclude Robilotta
-
c'è la cosiddetta norma tagliola che prevede che se all' atto della indizione
delle
elezioni
la Regione non ha provveduto all'
adeguamento
statutario si applica comunque la riduzione del numero dei consiglieri».
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