SE
non è emergenza rifiuti, poco
ci
manca. I dati forniti ieri
d
al l ’assessore provinciale
all’Ambiente
Gerardo Stefanelli
sono
inequivocabili. La percentuale di differenziata è attualmente pari al 22 per
cento su base
provinciale,
quando l’o b i e t t ivo
dovrebbe
essere almeno del 50
per
cento. Ma la cosa ancora più
preoccupante
è la crescita registrata dal 2008 al 2001: un misero + 4% di differenziata.
Praticamente nulla. E questo nonostante
gli
incentivi economici che l’am -
ministrazione
provinciale mette
a
disposizione dei comuni. Per il
nuovo
anno saranno 12 i milioni
che
l’amministrazione di via Costa girerà alle varie amministrazioni. Con la
speranza, però, che
questa
volta la Regione Lazio
versi
totalmente alla Provincia
l’importo
dei contributi, senza
costringere
l’ente ad anticipazioni difficilmente realizzabili considerati anche i tagli
subiti dal
Governo
ai bilanci delle amministrazioni pubbliche.
Il
punto della situazione lo ha
tracciato
ieri mattina l’assessore
all’Ambiente
della
Provincia
Gerardo
Stefanelli
che ha illustrato la delibera 111
del
2012 che programma l’a s s eg n a z i o n e
delle
risorse per il potenziamento della raccolta differenziata. «Si
tratta
di 12 milioni di
euro
- ha spiegato Stefanelli - Ma la situazione è critica. Purtroppo questi soldi,
spesso,
restano sulla
carta
perché la Regione non provvede a erogarli interamente. E
Provincia
e Comuni
spesso
non sono in
grado
di anticiparli».
Ma
una critica va anche a quei comuni che
utilizzano
male questi
fondi.
«Pochissimi comuni, in questi anni,
hanno
utilizzato le cifre per incrementare la
raccolta
o il ciclo, magari realizzando infrastrutture con quei soldi. Più che altro li
hanno utilizzati per
piccole
spese. Inoltre,
l’80
per cento di essi
non
ha inviato all’as -
sessorato
la rendicontazione, motivo per il
quale
siamo ora in difficoltà nell’as segn ar e
nuovi
contributi». Tra
i C o m u n i
c i t a t i
da
ll’assessore come
esempio
per aver presentato progetti di
spessore
ci sono Terracina, che punta a rilanciare l’impianto di
Morelle
e Norma e
Bassiano
che hanno in
programma
di creare
un’isola
ecologica intercomunale.
Ma
non finisce qui.
L’assessore
Stefanelli
ha
infatti puntato l’at -
tenzione
su altri due punti importanti: discarica e impiantistica.
Partiamo
da quest’ultimo. Un parere dell’avvocatura regionale
del
Lazio, infatti, rischia di aprire
le
porte alla realizzazione di più
impianti
per il trattamento dei
rifiuti.
«In sostanza - ha spiegato
Stefanelli
- la Regione ci ha detto
che
raccolta e smaltimento sono
competenza
dei comuni, mentre
il
trattamento dei rifiuti va affidato al libero mercato, lasciando
agli
enti locali solo l’autorizza -
zione
di impatto ambientale, ma
escludendo
gli impianti dal concetto di ciclo combinato». Cosa
significa?
Che nello stesso territorio si possono realizzare uno o
più
impianti per trattare i rifiuti,
l’importante
è che siano sostenibili a livello ambientale. Il tutto a
discrezione
dei funzionari degli
enti.
Il secondo aspetto è quello
delle
discariche. «Ecoambiente
ha
chiesto la creazione di una
nuova
discarica di 900 mila metri
cubi.
Il sospetto è che puntino a
smaltire
i rifiuti dell’area romana
che
non troveranno spazio all’in -
terno
della provincia di competenza».
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