LA
Provincia aumenta
l'imposta
sulla Rc auto, la
responsabilità
civile che si
paga
obbligatoriamente se
si
vuole circolare con il
proprio
autoveicolo. La
scelta,
dopo anni di blocco
delle
aliquote, è stata, dicono in via Costa, obbligata. Motivo? Il taglio di
oltre
15 milioni di euro dei
trasferimenti
dello Stato
alla
Provincia di Latina,
stabilito
dalle manovre
economiche
del Governo
Monti.
In delibera si legge
che
questo taglio «avrà pericolose ripercussioni sul
bilancio
dell'ente». Effettivamente un taglio di questo importo rischia di mettere in
seria difficoltà anche una amministrazione
come
quella guidata da
Armando
Cusani che, in
questi
anni, s'è sempre distinta per aver chiuso i
propri
bilanci con considerevoli attivi di esercizio.
Con
questa operazione
dovrebbero
entrare circa
7-8
milioni di euro in più
nelle
casse dell’ente. Attualmente entrano dalla
RcAuto
20-25 milioni di
euro
e ogni automobilista
paga
in media 118 euro.
Questa
cifra crescerà fino
a
oltre 150 euro di media.
Il
28 e 30 novembre prossimi l'amministrazione
provinciale
porterà i documenti contabili in Consiglio provinciale, per l'approvazione
dell'assestamento di Bilancio. Con la
delibera
104 del 2012, intanto, la giunta Cusani ha
disposto
l'aumento dell'imposta più importante
tra
quelle direttamente gestite dall'ente, ovvero quel
la
sulla responsabilità civile per le assicurazioni auto.
L'aumento
sarà del 3,5% a
partire
dal 1 gennaio 2013.
Il
gettito che questo aumento garantirà dovrebbe
essere
sufficiente a coprire
una
parte considerevole
dei
tagli ai trasferimenti,
tanto
che l'amministrazione ha deciso di non toccare
l'imposta
di trascrizione
(quella
che si paga all'immatricolazione di una automobile) e la Tosap. Dall'aumento
della RcAuto
sono
comunque esclusi i
ciclomotori.
Probabile
che gli uffici
economici
dell'ente abbiano scelto la RcAuto per la
certezza
del gettito. Del
resto,
il numero delle automobili immatricolate e assicurate a oggi è conosciuto dagli
uffici di via Costa.
Fatto
un rapido calcolo,
questo
incremento di 3,5
punti
percentuali garantirà
entrate
notevoli per far
fronte
agli ingenti tagli disposti dal Governo nazionale. Per comprendere
quale
sia la difficoltà che
sta
incontrando la Provincia in queste settimane è
sufficiente
leggere la relazione sul rispetto del patto
di
stabilità scritta dal dirigente del settore Francesco Carissimo: «Le
percentuali di miglioramento
2013
sui saldi di cassa
aumentate
di quasi il 50%
e
dall'altra il taglio dei
trasferimenti
imposto dalle manovre governative
non
faranno che acuire le
già
enormi difficoltà di gestione dell'attività dell'ente». Nonostante questa
difficoltà, il patto di stabilità
è
stato rispettato. Ma sembra di capire che, l'incertezza sul futuro assetto
istituzionale
delle Province rischia di mettere a rischio l'ottenimento dell'obiettivo nelle
annualità future.
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