LA
Sogin emetterà il bando per
lo
smantellamento dell’is ol a
nucleare
della centrale del Garigliano. Lo ha annunciato ieri
l’assessore
regionale all’a mbiente della Campania, Giovanni Romano nel corso del tavolo
della
trasparenza riunitosi dopo
nove
mesi. Al summit hanno
partecipato
tra gli altri Lamberto Mattocci, dirigente dell'autorità di controllo Ispra,
Maurizio
Pacini
e Marcello Saralli del
ministero
dello Sviluppo Economico, Paolo Rossi del ministero della Salute, e Antonio
Venditti,
presidente dell'Osservatorio Ambientale del Garigliano del ministero
dell'Ambiente, il sindaco di Castelforte
Patrizia
Gaetano e l’assessore
Michela
Terillo, il vicesindaco
di
Santi Cosma e Damiano,
Vincenzo
Petruccelli e il delegato Giovanni Borrelli, il delegato del Comune di
Minturno,
Gabriele
Caruso e l’assessore
provinciale
di Latina, Gerardo
Stefanelli,
il direttore tecnico
dell'Arpac,
Marinella Vito, il
dirigente
dell'Asl di Caserta, responsabile dell'istituzione del
registro
tumori, Angelo D’Ar -
genzio.
«La riunione – ha detto
l'assessore
Giovanni Romano –
è
servita a fare il punto sulle
attività
di smantellamento e decontaminazione della centrale
del
Garigliano finora realizzate
da
Sogin e ad illustrare il programma dei prossimi lavori.
Particolarmente
significativa è
stata
la partecipazione del ministero della salute, che ha preso
parte
al tavolo per la prima volta
e
che ha recepito una puntuale
richiesta
della Regione finalizzata a fornire ai partecipanti al
tavolo
dati ed analisi scientifiche indispensabili a rendere efficace l'informazione
ai vari
portatori
di interessi. L'azione
dell'assessorato
– ha aggiunto
Romano
– vuole sempre più
favorire
la trasparenza e garantire risposte alle legittime richieste delle comunità
locali».
La
Sogin, nel settembre scorso
il
decreto di disattivazione per
la
centrale, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Terminati i lavori
di ristrutturazione dell’edificio ex-diesel, Sogin sta effettuando le
prove
per l’ottenimento della
licenza
d’esercizio per il suo
adeguamento
a deposito temporaneo, la cui costruzione è
terminata.
Entrambe le strutture, adibite alla custodia temporanea in sicurezza dei soli
rifiuti
radioattivi
già presenti nel sito e
quelli
prodotti dalle operazioni
di
bonifica, saranno demolite al
termine
del trasferimento dei
rifiuti
al deposito nazionale. Intanto è stato emesso il bando di
gara
per la scarifica e la demolizione del camino ed è stato
emesso
il decreto di autorizzazione per la realizzazione del
nuovo
sistema di approvvigionamento idrico e, a valle
dell’approvazione
del rapporto
particolareggiato
di progetto da
parte
dell’autorità di controllo
ISPRA,
esso sarà realizzato. La
bonifica
della centrale ammonta a 360 milioni di euro.
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