A SVOLGERE
le analisi sui campioni del
Garigliano
ora è il Cisam oggi Centro
Interforze
Studi per le Applicazioni Militari, già Camen (Centro Applicazione Militari per
l’Energia Nucleare).
La base
della marina militare che lo
costituisce
si trova nella pineta di Tombolo
a San Piero
a Grado vicino Pisa e alla base
americana di
Camp Darby.
All’interno
vi è un reattore nucleare Rts1
in
decommissioning non più in funzione dal
1980, unico
a non essere stato affidato alla
Sogin,
materiale nucleare derivante da pregresse esperienze, impianto di trattamento
rifiuti
radioattivi, un deposito temporaneo
e laboratori
per prove su materiale nucleare che si specifica non essere più utilizzati.
Nel 1980
saltarono fuori gli elenchi della
P2 e si
scoprì che all’interno c'era anche il
nome del
direttore dell'allora Camen: un
ammiraglio.
Una scoperta in grado di
spiegare
molte cose.
L’ente
svolge le analisi per conto della Sogin alla centrale nucleare del Garigliano
NON
si sa quanto bisognerà
aspettare
per conoscere i risultati delle analisi sui campioni
d’acqua
prelevati dai sommozzatori delle Fiamme Gialle nel
del
fiume Garigliano nell’ambi -
to
dell’inchiesta sulla centrale
nucleare
di Maiano a Sessa Aurunca. Dieci giorni si era detto
inizialmente
ma poi le parole
sono
diventate ipotesi. I campioni d’acqua del Garigliano attualmente si trovano al
Cisam di
Pisa
un centro militare dipendente dal Ministero della Difesa.
La
centrale nucleare di Sessa
Aurunca
è di proprietà della Sogin, la spa controllata dal Ministero delle Finanze che
le ha
dato
il compito di smantellare
l’impianto.
Fino a oggi le analisi
all’interno
della Centrale sono
state
svolte e, risultate sempre
regolari
come specificato nel
Tavolo
della Trasparenza svoltosi lunedì a Napoli, dall’Ispra,
l’istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale che
nasce
con decreto legge del
2008,
con l’obiettivo di razionalizzare l'attività svolta da tre precedenti organismi
così da assicurare maggiore efficacia alla
protezione
ambientale anche
nell'ottica
del contenimento della spesa pubblica: oggi è un ente
vigilato
dal Ministero dell'Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare. Il
direttore generale dell’Ispra è il 45enne Stefano Laporta, laureato in
giurisprudenza,
nominato il 18
ottobre
del 2010, già vice prefetto a Brindisi, capo di gabinetto
del
ministero delle pari opportunità dal 2004 al 2006 (ministro
Stefania
Prestigiacomo che poi
dal
2008 passa ad Ambiente e
della
Tutela del Territorio e del
Mare
del Governo Berlusconi
IV),
ha all’attivo sei pubblicazioni dal 2000 al 2003. L’11
gennaio
del 2011 viene nominat o q u i n t
o c o m p o n e n t e
d
e l l’Agenzia per la sicurezza
nucleare
presieduta da Umberto
Veronesi.
Costituita il 15 aprile
del
2011 l’Agenzia ebbe vita
breve:
cessò l’attività, se mai
ebbe
il tempo di cominciarla, a
novembre.
Caduto il governo
Berlusconi
IV nell'autunno
2011,
infatti, la manovra economica del governo Monti (D.L. n.
201/2011
art.21, comma 13)
prevede
l'abolizione dell'Agenzia in quanto struttura amministrativa non essenziale. Il
decreto che la istituiva, invece, programma per l'Agenzia la cura
della
pubblicazione su internet
dei
risultati della propria attività
ispettiva
e di ogni altra informazione utile al pubblico.
A
ll ’agenzia toccava anche lo
smantellamento
totale, rimozione e decontaminazione delle
quattro
vecchie centrali nucleari. Cessata di esistere, però, tutto
passa
alla Sogin. Il direttore di
Ispra,
invece, è Bernardo de
Bernardinis,
64 anni, professore
di
ingegneria idraulica, nominato dal Consiglio dei Ministri
nell’ottobre
del 2010. Prima di
allora
era stato vicecapo della
Protezione
civile dove aveva
svolto
attività per nove anni. Ha
fatto
anche parte della Commissione Grandi Rischi. Con sentenza in primo grado di
giudizio
il
22 ottobre 2012 il Tribunale de
L’Aquila
lo condanna insieme
ad
altri sei imputati alla pena di
6
anni di reclusione per omicidio colposo plurimo e lesioni.
Ha
detto di ritenersi innocente e,
subito
dopo aver ascoltato la
sentenza,
che "da domani la mia
vita
cambierà, ma se saranno
dimostrate
le mie responsabilità
in
tutti i gradi di giudizio le
accetterò
fino in fondo". Nel
2009
l’Ispra aveva ricevuto la
medaglia
di merito di prima
classe
della protezione civile
“Per
la partecipazione all'evento
sismico
del 6 aprile 2009 in
Abruzzo,
in ragione dello
straordinario
contributo reso
con
l'impiego di risorse umane e
strumentali
per il superamento
d
e l l ' e m e rg e n z a ”. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, il 24
ottobre,
ha respinto le dimissioni che de Bernardinis aveva presentato subito dopo la
sentenza
di
condanna di 1° grado. Il ministro Clini, confermando la fiducia nei confronti
di de Bernardinis,''gli ha chiesto di restare alla
guida
della Istituto Superiore
per
la Ricerca AmbientaLE”
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