C’era
anche Giulia Casella al Tavolo di Trasparenza sul nucleare lunedì a
Napoli.
Oggi, dopo la
scomparsa
di Marcantonio Tibaldi, oltre a essere
presidente
di Legambiente
Sessa
Aurunca, è la principale conoscitrice dei dibattiti e della storia nati
intorno
alla centrale di
Sessa
Aurunca. Ricorda
come
il Tavolo della trasparenza sulle centrali nucleari sia stato istituito nel
2003
con la legge 368 ma
come
la prima convocazione sia avvenuta solo nel
2011
con l’assessore Romano. Un altro Tavolo,
però,
già esisteva, istituito
nel
2001 su proposta di
Legambiente,
presso la
Regione
Campania. Componenti erano l’Assessore
Ambiente
e l’Assessore
Industria
della Regione
Campania,
Sogin, i Comuni di Sessa Aurunca,
Cellole,
Roccamonfina,
S:S:
Cosma e Damiano,
Castelforte,
il Dipartimento di Scienze Ambientali
della
II Università di Napoli, Arpac, AslCe2, Prefettura di Caserta, Legambiente.
“L’O sservatorio
fallì
miseramente per la
mancanza
di impegno degli assessori che si erano
succeduti
alla guida
dell’Ambiente,
le cui convocazioni si concludevano
con
un nulla di fatto”,
racconta
la Casella. E non
solo:
“Perché l’assessora -
to
all’Ambiente era esposto agli umori dell’o n.
Mastella,
seg r
e t a r i o
dell’Udeur,
e
agli
scontri
che
si verific a v a n o
a
ll ’i n te rn o
dello
stesso
partito.
Tanto
che
Ugo De
Flaviis, ass e s s o r e
d
e l l ’ A mbiente dal febbraio 2003 a
settembre
2004, messo
fuori
da Mastella, denunciò sulle pagine di Napoli
di
Repubblica, per tre
giorni
consecutivi, che
l’Arpac
era un carrozzone
politico
nel quale Mastella
sistemava
persone a suo
piacimento”.
E aggiunge
riferendosi
all’incontro di
Napoli:
“E oggi ho avuto
la
conferma dal nuovo direttore, Episcopo, il quale
ha
asserito
che,
subent r a t o n e l
2011,
ha trovato un disastro e ha dovuto rimettere ordine in
questa
agenzia che era
inquinata
anche dall’esi -
stenza
di Arpac MultisSERVIZI SPA"
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