VERDI e
Legambiente della
Campania
alla luce dell’inchiesta
che è stata
avviata sulla centrale
elettrica
nucleare del Garigliano
chiedono con
urgenza che venga
fatta chiarezza.
Anche perché la
Sogin, la
società incaricata dal
governo di
svolgere il decommissioning, il 27 novembre scorso in
occasione
della presentazione dei
dati aveva
rassicurato su ogni
fronte. I
Verdi hanno già annunciato che qualora al termine
dell’inchiesta
condotta dal sostituto procuratore della repubblica
di Santa
Maria Capua Vetere,
Giuliana
Giuliano, dovesse nascere un procedimento si costituiranno parte civile.
Legambiente
invece
chiede al sindaco di Sessa
Aurunca, sul
cui territorio sorge la
centrale
(per una minima parte nel
territorio
del Comune di Santi Cosma e Damiano) di relazione sulla
vicenda in
consiglio comunale.
«Dalle prime
indagini risulterebbe - dichiarano il commissario
regionale
dei Verdi Ecologisti
Francesco
Emilio Borrelli ed il
garante
regionale del Sole che
Ride Carmine
Attanasio - che
l’Arpa
Campania, che dovrebbe
effettuare
controlli semestrali sulle matrici ambientali, in realtà non
li effettua
da sette anni; che il
registro
degli scarichi liquidi e
aeriformi è
compilato a matita.
Risulterebbe
anche che nella zona
delle
trincee sono stati sotterrati
rifiuti ‘in
attività’ dalla tuta al
materiale
tecnico. In oltre ci sarebbero anche scoli dei reattori
che sono a
contatto con il fiume
Garigliano.
Se tutto ciò fosse confermato ci troveremmo dinnanzi
ad una
vicenda inquietante che
spiegherebbe
il perchè la Sogin, la
società che
gestisce per il Governo le centrali atomiche in Italia,
non ha mai
permesso ai Verdi
Ecologisti,
al loro presidente Angelo Bonelli ed a propri tecnici di
fiducia di
visitare e controllare la
centrale e
l' attività interna. Se ci
sarà un
processo saremo in prima
fila e ci
costituiremo parte civile
contro tutti
gli accusati».
A Giulia
Casella di Legambiente interessa si faccia chiarezza su
tutta la
vicenda.
«Già al
Tavolo della trasparenza,
che si è
svolto il 27 novembre
scorso - si
legge in una nota a
firma della
responsabile -, il direttore della centrale, illustrando i
lavori
effettuati o da effettuare
nella
centrale, ha spiegato che sulle trincee sono stati realizzati edifici di
contenimento e degli impianti ausiliari, ben visibili,
nell’ottobre
2012, mentre la bonifica avverrà tra il 2014 e il 2016.
A questo
proposito c’è da precisare che i lavori di bonifica sono
fortemente
in ritardo. Infatti nella
presentazione
Sogin del 25 novembre 2011, l’inizio della bonifica era fissata al luglio 2012
con
termine nel
giugno 2013. Notevole dunque il ritardo accumulato».
«Ci
aspettiamo che, a farsi carico
di andare a
fondo dell’intera vicenda, siano, naturalmente, i nostri rappresentanti
istituzionali,
dal sindaco,
massima autorità sanitaria del Comune, ai presidenti
della
provincia e della regione,
oltre a
tutto il consiglio comunale
e che si
venga a relazionare in
consiglio
comunale, perché i cittadini hanno diritto di sapere ad
horas ciò
che sta accadendo»
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