SCUOLE
senza riscaldamento e linee telefoniche e cittadini che non ricevono la posta.
A
Castelforte
il gruppo consiliare Insieme per
Castelforte
e i Cristiano Popolari, in due distinte
note,
attaccano l'Amministrazione locale. Paolo
Ciorra
e Giancarlo Cardillo, consiglieri comunali di «Insieme per Castelforte» hanno
denunciato il mancato funzionamento dei riscaldamenti nelle ore pomeridiane di
rientro degli
alunni
della scuola Petronio e del plesso di San
Martino.
Per i due esponenti di minoranza i
riscaldamenti
vengono spenti alle 12 e nessuno
sa
chi ha dato tale disposizione e le linee
telefoniche
non funzionano da diversi giorni.
«La
nostra scuola -hanno detto Ciorra e Cardillo
-
è veramente allo sbando. In questi giorni ci
sono
state varie forme di protesta da parte delle
ditte
di trasporto e , questo , ovviamente , ha
creato
molto disagio per il trasferimento dei
nostri
ragazzi presso gli istituti senza che di
tutto
ci sia comunicazione da parte del comune.
I
genitori, ci chiediamo, che non hanno la
possibilità
di accompagnare i propri figli a
scuola
come dovrebbero fare? Perché il nostro
sindaco
non si è adoperato perlomeno nel fare
informazione
in tempo utile, oltre che ovviamente, tentare di risolvere tutti questi
problemi
che
fanno si che la nostra scuola, da tempo vanto
dell'Amministrazione,
oggi si trovi in questo
stato
insoddisfacente per il benessere dei nostri
figli?».
E mentre i due consiglieri parlando di
degrado
ambientale, sociale e culturale, Vincenzo Coviello, dei Cristiano Popolari,
invece
parla
di un paese abbandonato, in quanto ha
denunciato
la mancata consegna della posta. «Il
servizio
-ha affermato Coviello- è stato spostato
dalla
sede di Castelforte a quella di Grunuovo;
ci
dicono che montagne di lettere, bollette della
luce
, del gas e dell'acqua sono ammucchiate
perchè
un postino, vittima di un incidente, non
è
ancora rientrato. La colpa sarà pure degli uffici
postali,
ma quello che è insopportabile è il
silenzio
di questa amministrazione comunale;
nessuna
protesta ufficiale, nessuna richiesta alle
Poste
per capire come e quando il servizio sarà
ripristinato
e perchè si ripete questo disservizio
ogni
due mesi e chi deve pagare i danni. Ma il
Comune
la riceve la corrispondenza o non se ne
preoccupa
nessuno?».
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