L
'A MM IN IS TR AZ IO NE
guidata
da Patrizia Gaetano
traballa
ancora dopo le nuove
nomine
dei tre assessori Alessio Fusco, Vincenzo Gagliardi e Antimo Casale, il quale
non
ha accettato l'incarico. Ieri il capogruppo del gruppo
i
n d i p en d e n t e
Alessandro
Testa, al quale
fanno
riferimento il consigliere Gianpiero Forte e gli ex
assessori
Michela Terillo e
Antimo
Casale, ha in pratica
«sfiduciato»
il
primo
cittadin o , s o t t o l ineando che «la
m ag gi or an za ,
alla
luce degli
atti
di arroganza perpetrati,
non
sia più tale» e che lo
stesso
sindaco
adotti
le decisioni conseguenti. «Il sindaco -ha detto
Testa-
ha le
idee
confuse sul concetto di
democrazia,
buon senso, moderazione, equilibrio, pluralità, rispetto dei ruoli e pensi
che
a Castelforte ci sia la
dittatura
e che il Comune sia
cosa
sua, il tutto in spregio ad
ogni
forma di dialogo.
Bisogna
avere rispetto dei cittadini e dei consiglieri che
hanno
votato e che hanno eletto un sindaco e una squadra
che
merita altrettanto rispetto
e
fiducia anche e soprattutto
al
l’indomani delle elezioni;
ed
invece stiamo assistendo
ad
un continuo tradimento
della
volontà popolare in
quanto,
nonostante i proclami
fatti
dal sindaco in campagna
elettorale
(sindaco di tutti ecc.
ecc.),
puntualmente la stessa
adotta
una serie di misure da
regime
in barba ad ogni forma
di
collegialità, perseverando
in
una gestione che non brilla
certo
per democrazia ed equilibrio. Quando poi le si fanno
notare
tali storture ecco che
indossa
subito il saio della
vittima,
“ tenuto conto che sin
dall’atto
di insediamento si
sono
dovute registrare delle
forti
anomalie e personalistiche contraddizioni che non
hanno
consentito di portare
avanti
il programma”, nel tentativo maldestro di addossare
a
noi responsabilità in merito
alla
gestione." Il consigliere
comunale
indipendente ha ricordato che i suoi rappresentanti in giunta e il presidente
del
consiglio Forte hanno
sempre
portato avanti con
grande
responsabilità ciò che
rientrava
nel programma elettorale ed ha accusato il sindaco di aver ritirato le deleghe
senza
dimettersi anch'essa,
avviando
una verifica di maggioranza. A tanta scorrettezza
noi
abbiamo contrapposto
tanta
responsabilità anche nel
non
prendere una posizione di
rottura,
tenendo un tono basso, e ci siamo seduti ad un
primo
tavolo provinciale argomentando le nostre ragioni.
Che
la scorrettezza poi non
avesse
limiti lo dimostra il
successivo
atto di nomina della nuova giunta arrivando addirittura a scegliere in casa
nostra!
Scelta e nomina di
vicesindaco
peraltro rifiutata
e
rispedita al mittente dal mio
rappresentante
Antimo Casale. Io penso che si sarebbe
dovuto
ragionare in termini di
persone,
di gruppo e quindi di
squadra
in un momento in cui
i
partiti non hanno più un
ruolo
guida. E’
bene
ricordare
che
nel Consiglio Comunale, composto
da
otto consiglieri, la nostra
c
om p on e nt e
co
nsi lia re
esprime
due
consiglieri
comunali su sei
di
maggioranza ed ha portato in dote oltre
seicento
voti,
con
il presidente Forte primo degli eletti
della
nostra lista e due assessori di riferimento quali la
Terillo
e Casale che non possiamo sottoporre ad un carosello in questa girandola dei
partiti;
carosello -ha concluso
Testa-
che potrebbe valere per
lo
stes so sindaco un domani».
DA LATINA OGGI DEL 27.6.13
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