LA SCENA ha
un po’ a che
fare con il
ciclo della vita tante
volte
rappresentato nella carcassa
di un
animale nel deserto
con alle
spalle - ma che si
intravede
appena all’orizzon -
te - la
sagoma nera di un corvo
pronto a
prendersi quello che
la natura
matrigna gli ha riservato.
Ed è un’immagine
perfetta,
a pensarci
bene, per descrivere
quello che
sta accadendo
in Provincia
di Latina
con l’assessorato
all’ambien -
te nelle
mani di Gerardo Stefanelli.
Lui, nei
panni del possibile,
futuro e
involontario
«banchetto»,
e i colleghi
dell’Udc di
tutta la provincia
nelle vesti
dei suoi carnefici.
Prima le
sirene da Castelforte,
che
chiedevano il rispetto di
un accordo
del 2009 che, tra le
altre cose,
avrebbe dovuto
portare
Gianpiero Forte dalla
poltrona di
primo cittadino a
quella di
titolare delle politiche
ambientali
di via Costa
proprio al
posto di Stefanelli
(circostanza
però smentita
dall’assessore
regionale Aldo
Forte,
figlio del segretario
provinciale
dei centristi, Michele,
ndr) e ora
quelle di
Aprilia. Dove
l’ex assessore
all’ambiente
e ai servizi sociali
dell’am m in is t ra zi on e
Santangelo,
Giovanni Bafundi,
si fa carico
di interpretare il
«grande
disagio», parole sue,
che arriva
dall’area nord del
territorio
pontino nei confronti
della
segreteria della vela.
«Se queste
voci di rimpasto in
amministrazione
provinciale
troveranno
conferma nei
prossimi
giorni, io credo che
la
segreteria dell’Udc non potrà
non tenere
conto di un’area
come quella
di Aprilia che ha
sempre dato
il proprio contributo
alla causa
senza però mai
vedersi
riconosciuto il proprio
apporto in
termini di rappresentanza
- taglia
corto Bafundi
- Da sempre
ci sono territori
che in via
Costa vengono considerati
più di
altri, mentre
comuni come
Aprilia, ma un
pò tutti quelli
del distretto
nord della
provincia, vengono
sistematicamente
dimenticati.
Eppure il
grande risultato
dell’Udc
alle ultime amministrative
e l’elezione
di Cusani
sono dovute
in buona parte
anche alla
grande azione dei
centristi di
queste aree. Va
detto che
con l’avvento di Aldo
Forte in
Regione Lazio
molte cose
stanno cambiando,
ma in
Provincia paghiamo un
abbandono
ingiustificato da
parte dei
vertici del nostro
partito».
Conosciamo l’obie -
zione: in
virtù di un passato da
assessore
all’ambiente, Bafundi
avrebbe
tutti gli interessi
ad alzare i
toni dello scontro
nel
tentativo di avocare a sé un
ruolo per il
quale avrebbe le
carte in
regola. Ma a questa
ipotesi l’ex
assessore di Aprilia
dice «no».
«Non ne faccio
una
questione personale - taglia
corto -
perché è al partito
e non a me
che andrebbe riconosciuto
un incarico
forte in
amministrazione
provinciale.
Dico
soltanto che è inammissibile
che la
seconda città della
provincia
non solo non ha,
ma non abbia
mai avuto un
assessore in
giunta provinciale.
Ecco perché
chiedo che
venga
riconosciuto finalmente
il valore di
questi territori,
tanto più
che ad Aprilia nei
prossimi
mesi si tornerà nuovamente
alle urne e
sarebbe
un bel
segnale di riconoscenza
da parte del
partito». Ma
c’è dell’altro.
Perchè come
per
Castelforte, anche per
Aprilia pare
ci fosse un mezzo
accordo con
la segreteria provinciale.
In che
termini, è lo
stesso
Bafundi a spiegarlo.
«In campagna
elettorale, nel
2009,
parlammo di uno pseudo
riconoscimento
per l’Udc
di Aprilia
in amministrazione
provinciale.
Ma poi, per via di
alcune
scaramucce tra esponenti
non si fece
più nulla.
Con nostro
grande rammarico.
Per questo -
ha chiuso - se
di rimpasto
si deve parlare,
Aprilia non
può rimanere
esclusa».
Ancora una volta.
Valerio Sordilli
DA LATINA OGGI DEL 9.6.12
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