IL
futuro della Evotape di Santi
Cosma
e Damiano continua a
tenere
a banco non solo nel sud
pontino,
ma anche nel capoluogo
pontino,
con le organizzazioni
sindacali
impegnate nella
delicata
vertenza, anche se con
vedute
diverse. Il segretario
provinciale
della
Filctem
Cgil,
Dario
D'Arcangelis,
nel
precisare
che
non ha
alcun
interesse
ad
alimentare
polemiche
in
un
momento
così
delicato,
ha
posto l'accento
sulla
costituzione
della
Manucop,
la
cooperativa
che
vede
impegnati
una
sessantina di operai che
vorrebbero
subentrare nel mercato
dei
nastri isolanti, che produceva
la
Evotape, ora in regime
di
fallimento. «La costituzione
della
cooperativa - ha
detto
D'Arcangelis - non ci ha
visti
protagonisti. Non abbiamo
messo
il cappello sull'operazione,
ma
ho partecipato alla
riunione
perchè i lavoratori mi
hanno
invitato e informato di
ciò
che avevano intenzione di
fare.
Un'iniziativa che nasce ed
è
curata dai lavoratori, poi quale
sarà
il risultato non lo sappiamo,
viste
le difficoltà
di
mercato
esistenti.
L'augurio
è che
tutto
vada per il
verso
giusto,
ma
va detto che
di
certo non c'erano
molte
alternative
in
merito.
La
domand
a
c h e c i
p
o n i a m o è :
quale
altra soluzione
era
possibile?
»
Circa
la
situazione nella quale è giunta
l'Evotape,
lo stesso D'Arcangelis
ha
sottolineato che bisognerebbe
andare
a cercare nel
passato
quando c'era la Manuli,
poi
diventata Tyco
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