A
sei anni dall sua scomparsa il
ricordo
di Marcantonio Tibaldi,
noto
antinuclearista di Santi Cosma e Damiano, è rimasto immutato. Questo è quanto
si è rilevato
nella
cerimonia di ieri, nel corso
della
quale gli è stata intitolata la
strada
consortile Morelle, proprio quella che conduce all'ex
impianto
nucleare, da sempre
combattuto
dall'avvocato pontino. L'iniziativa è stata adottata
dal
Consorzio di Bonifica di Sessa Aurunca, di cui Tibaldi è stato
vicepresidente,
ma su proposta di
Filippo
Forte, fraterno amico ed
imprenditore
di Castelforte, che
ieri
ha aperto la serie di interventi, ricordando le battaglie portavaanti da
Tibaldi. Ha fatto riferimento (e non è stato il solo) ai
tanti
casi di tumore che si sono
registrati
nella zona del sud pontino e il nord casertano ed ha
invitato
il comandante provinciale di Caserta della guardia di
finanza,
colonnello Vincenzo
Amendola,
a continuare le indagini già disposte dalla Procura di
Santa
Maria Capua Vetere. A
seguire
sono intervenuti il parroco di Castelforte e Santi Cosma e
Damiano,
don Fabio Gallozzi,
Maurizio
Scarsella, ex delegato
all'ambiente
del Comune di Santi
Cosma
e Damiano denunciato
dalla
Sogin insieme a Tibaldi,
Giulia
casella, responsabile di
Legambiente,
i vice sindaci di
Santi
Cosma e Damiano e Castelforte, Vincenzo Petruccelli e Antimo Casale, l'avvocato
Cosmo
Damiano
Pontecorvo, che ha difeso lo stesso antinuclearista nei
procedimenti
giudiziari avviati
prima
dall'Enel e poi dalla Sogin,
il
sindaco di Sessa Aurunca,
Tommasino.
hanno chiuso gli interventi la figlia Maria Letizia
Tibaldi
e il commissario del Consorzio di Bonifica Salvatore Barretta. La vedova di
Tibaldi, Carolina Rubina ha poi provveduto,
alla
scoperta della targa intitolata
ad
una persona che si è battuta per
gran
parte della sua vita contro il
nucleare.
Alla cerimonia, oltre
alle
scuole ed altre autorità, erano
presenti
amministratori ed esponenti politici di Castelforte e Santi Cosma e Damiano.
Nessun commento:
Posta un commento