GIANPIERO
Forte, ex sindaco di Castelforte ed attuale
presidente
del consiglio locale, lascia l'Udc. Ieri, con una
lettera
inviata al segretario
provinciale
Michele Forte,
l'attuale
presidente del consesso di Castelforte si è autosospeso dal partito, ma è
chiaro
che
si tratta di
un'uscita
definitiva, che arriva dopo una serie di polemiche scaturite
per
la mancata
nomina
ad assessore provinciale, sia per diversità di vedut e c o n t r o i
vertici
del partito, dove Forte
ha
militato per
circa
quindici
anni.
Dopo i malumori del
capoluogo
anche nel sud della
provincia
di Latina e in particolare a Castelforte, roccaforte del'Udc, si registra
questa
clamorosa
uscita, che ora potrebbe avere ripercussioni anche a livello di maggioranza
locale.
«Ho fatto - ha detto
Gianpiero
Forte - tante campagne elettorali per questo partito a tutti i livelli
mettendoci il
massimo
impegno, la mia caparbietà, la mia ostinazione
nel
raggiungere gli obiettivi
condivisi,
il mio tempo, la mia
professione,
la voglia di fare
squadra.
Ho provato, con correttezza, a creare rapporti collaborativi con il segretario
Michele Forte, per rendere maggiormente visibile l’i m p eg n o
di
tutti a migliorare il nostro
territorio
e a risolvere problemi di non facile soluzione, ma
senza
riuscirci. Nella lettera ho
espresso
il mio malcontento in
merito
alla mia militanza in
questo
partito arroccato e
chiuso,
che non pone più l’uo -
mo
e i suoi bisogni al centro
della
politica per chi come me
la
intende come una missione
e
non come un mestiere. Ora,
non
sarebbe giusto continuare
ad
essere parte di questo partito, senza la giusta serenità e il
giusto
entusiasmo, che oggi
non
ho più, per un insieme di
cause,
anche di impegni e di
accordi
politici presi, non solo
da
lei, e non mantenuti. Queste
dinamiche,
a mio parere, sembrano collocarsi su una linea di
assoluta
continuità con una logica che mira e preferisce la
conservazione
dello status
quo,
logica che ritenevo, non
potesse
riproporsi in eterno e
che
ha il solo fine di chiudere
spazi
e possibilità alle nuove
classi
dirigenti.
Non
ho omesso, in tante occasioni, di mostrare ciò, e non ho
neanche
ignorato l’e m e rg e r e
di
una visione che riteneva che
la
mia posizione costituisse,
a
l l’interno di questa logica
molto
familiare, un appesantimento o, addirittura, un problema. La mia sospensione
-ha
concluso
l'ex sindaco di Castelforte- non è una rinuncia,
bensì
una scelta di proseguire
in
piena libertà, quell’iniziati -
va
politica che per essere svolta non ha bisogno di ruoli
all’interno
di un partito quanto, invece, all’interno della comunità in cui si opera».
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