L’appello
dei sindaci di Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano.
Non ci sono, infatti, giustificazioni plausibili quando di mezzo c'è la sicurezza dei cittadini e del territorio. Fin dalla sua attivazione il distaccamento di Castelforte ha svolto un necessario ed insostituibile servizio a favore della popolazione dei quattro comuni sui quali ha eseguito centinaia di interventi dimostrando quanto sia stata importante la sua istituzione.
Solo qualche giorno fa i vigili del fuoco di stanza a Castelforte sono intervenuti su varie frane che hanno messo in pericolo la viabilità lungo la via delle Terme e quella dei residenti che vi abitano. E che dire dell'intervento presso la ex Prima Iver di Minturno colpita da un incendio. Ci sono poi i numerosi altri interventi su segnalazione dei cittadini e quelli per gli allagamenti a seguito delle ingenti piogge del fiume Garigliano o del rio Ausente. Tutto questo per dire che la presenza del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelforte costituisce una scelta irreversibile.
I sindaci dei quattro Comuni interessati si sono già raccordati e presto promuoveranno un incontro urgente con tutti i referenti istituzionali deputati ad assicurare la sicurezza del territorio. I rischi di cui si parla riguardano un ampio ventaglio ampio di situazioni critiche sulle quali occorre non solo vigilare ma, purtroppo, intervenire con ritmo quasi quotidiano. Senza creare allarmi non vanno sottaciuti i rischi derivanti sia dal corso del Garigliano e dei ruscelli di raccolta di acqua piovana ma anche quelli potenziali di frane dei costoni rocciosi di via delle Terme o quelli derivanti dalla presenza di varie industrie e non ultimi quelli temuti dalla presenza di impianti di varia natura fra i quali anche quello della centrale nucleare del Garigliano interessata da un programma di decommissionig che merita grande attenzione.
“Ho gia sentito i colleghi sindaci di Minturno, Spigno Saturnia e Santi Cosma e Damiano -dice il Sindaco di Castelforte Patrizia Gaetano- e abbiamo già concordato una strategia per evitare che il territorio dei nostri comuni sia privato di un servizio di questa portata che anzi, per la sua specificità, merita, invece, un potenziamento attraverso la trasformazione del distaccamento in permanente al fine di svolgere con continuità un servizio che i fatti hanno acclarato essere insostituibile”.
Già nei prossimi giorni, infatti, produrranno un documento congiunto con il quale chiederanno al Ministero dell'Interno, alla Regione Lazio, alla Provincia di Latina e al Prefetto di Latina di porre in essere ogni utile iniziativa per ripristinare la piena operatività del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelforte evidenziando che quello più vicino si trova a Gaeta e quindi a circa 35 chilometri di distanza. Inoltre merita di essere sottolineato che il distaccamento di Gaeta è molto mal collegato anche a causa di una viabilità che, di fatto, impedisce l'intervento nei quattro comuni citati in tempi accettabili
I
sindaci del sud pontino fanno gruppo
e
si uniscono per chiedere l'immediata
riapertura
del distaccamento dei Vigili
del
fuoco di Castelforte, chiuso per il
mancato
rinnovo della convenzione. Il
sindaco
di Castelforte, Patrizia Gaetano, e i colleghi di Santi Cosma e Damiano,
Minturno e Spigno Saturnia,
hanno
inviato una lettera ufficiale al
Ministro
dell'Interno, al Prefetto di Latina, al Presidente della Regione Lazio,
al
Presidente della Provincia di Latina
e
alla Direzione Regionale Vigili del
fuoco
del Lazio. L'iniziativa è stata del
primo
cittadino di Castelforte, Patrizia
Gaetano,
che ha spiegato l'importanza
di
una sede dei vigili del fuoco, sia per
la
presenza di una centrale nucleare, per
le
possibili frane che si possono verificare su un territorio a rischio, per la
presenza
del fiume Garigliano, spesso
esondato
e soprattutto per la distanza
che
separa l'estremo sud pontino dalla
sede
di Gaeta. «Metteremo in atto - ha
detto
- tutte le iniziative giuste e opportune perchè venga subito riattivato il
distaccamento
e ringrazio i colleghi
Sindaci
per la disponibilità e sensibilità
dimostrata
nel sostenere una causa giusta per il territorio». Tra l'altro la riapertura
potrebbe avvenire a costo zero,
grazie
ad un progetto delle organizzazioni sindacali, che risolverebbe in maniera
virtuosa una notevole problematica e che assicura l'attuazione del decreto
ministeriale che lo istituisce come
distaccamento
permanente. la chiusura
del
distaccamento è stata criticata anche dal gruppo consiliare «Insieme per
Castelforte»
che ha giudicato uno
smacco
la disattivazione, nonostante la
maggioranza
locale sia amministrata
da
Udc e Pdl, partiti di governo della
Regione
Lazio, che non ha rinnovato la
convenzione.
«Noi pensiamo - recita la
nota
del gruppo consiliare formata da
Paolo
Ciorra e Giancarlo Cardillo - che
questa
cosiddetta filiera o non funziona
affatto
in quanto i tanto decantati rappresentanti non tengono in alcuna considerazione
le esigenze del nostro paese
oppure
questa maggioranza non può
chiedere
niente perché già accontentata
in
maniera diversa. Noi pensiamo che il
sindaco
debba fare tutto quanto è in suo
potere
non preoccupandosi di calpestare i piedi a suoi referenti e dimostrare
almeno
una volta nella sua vita autonomia di giudizio. Poi vogliamo sottolineare che
forse questo è anche accaduto
perché
il locale che ospitava il distaccamento è fatiscente (ci piove dentro) e
questo
nonostante i tanti solleciti fatti
all'amministrazione».
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