«ALCUNI
politici volevano utilizzare l'area della ex Manuli per
ospitare
un inceneritore, ma i loro
piani
sono saltati
perchè
un gruppo di
operai
ha costituito
una
cooperativa che
continuerà
a far vivere lo stabilimento». Pasquale Erasmo Olivella, presid e n t e d e l l a
cooperativa
Mancoop, che ha preso
in
fitto una parte dei
locali
e parte delle
a
p p a r e c ch i a t u r e
della
ex Evotape,
spara
a zero contro
alcuni
esponenti
della
classe politica
locale.
Negli ultimi
giorni
la questione
della
fabbrica di nastri isolanti, dichiarata fallita con
la
messa in CIG di tutti gli operai,
è
stata al centro del dibattito, in
considerazione
dell'incontro previsto stamattina in Regione dove
dovrebbe
essere accordata la CIG
in
deroga. «In questi giorni -ha
affermato
Olivella- stanno parlando tutti, ma credo che sia il
caso
di fare chiarezza. Il 9 agosto
del
2011 i 131 operai della Evotape, tra cui il sottoscritto, hanno
ricevuto
dal curatore fallimentare
la
lettera di licenziamento. Un
gruppo
di operai disoccupati, al di
la
della CIG, ha pensato di voler
continuare
a far parte del mondo
del
lavoro, costituendo una cooperativa di 52 soci, che sono tutti
imprenditori.
La cosiddetta guerra dei disoccupati la stanno creando alcuni politici
locali,
che invece avrebbero il
compito
istituzionale di eliminare o almeno ridurre lo stato di
d
is o cc u pa zi o ne ,
creando
posti di
lavoro.
Ed invece c'è chi vuole
prendersi
dei
meriti,
altri che
in
ter ven gon o,
quando
la cassa
integrazione
che
ci
dovrà essere
riconosciuta
è
prevista
dalle
norme
vigenti e
dagli
accordi tra
le
istituzioni e non dalle amicizie
personali».
Olivella è un fiume in
piena
e promette che è disposto
anche
a fare nomi e cognomi di
coloro
che ha definito «Beati
Paoli»
e che avrebbero voluto
cambiare
destinazione dell'area
della
ex Manuli. «Io -ha continuato il presidente della Mancoop- sono il nemico del
gruppo
che
voleva l'inceneritore, perchè
con
la continuità che abbiamo
creato
alla fabbrica, insieme agli
altri
soci, abbiamo fatto saltare i
piani
di qualcuno, che con la scusa della disoccupazione, dopo la
centrale,
voleva far realizzare un
altro
impianto pericoloso. Questa
mattina
tutti quanto ci auguriamo
che
venga accordata la CIG, ci
mancherebbe
altro, visto che tutti
i
soci della cooperativa sono beneficiari della CIG in deroga; ma
noi
già guardiamo avanti perchè
vogliamo
far crescere questa realtà. La prossima settimana firmeremo col curatore
fallimentare il
fitto
delle macchine del locale,
ma
il consiglio di amministrazione della cooperativa ha deciso di
chiedere
al curatore fallimentare
dott.
Vincenzo Manciocchi anche
il
fitto della spalmatrice Hotmelt
che
permetterà la verticalizzazione del sistema, con produzione
fatta
proprio da noi, che dovremmo solo reperire la materia prima.
Ci
hanno già dato il loro ok Zingaretti, Bersani, Vendola e Ingroia, che
cercheremo di portare
nella
nostra fabbrica, aperta a tutti
gli
altri politici di qualsiasi colore
che
volessero proporre le loro
idee
per la crescita di una fabbrica
che,
nonostante fosse ferma, è
stata
sottoposta a manutenzione
dagli
operai, i quali da due anni la
stanno
piantonando. Il giorno di
Natale
eravamo qui ed oggi siamo orgogliosi di poter ricominciare a produrre. Sarebbe
opportuno -ha concluso Olivella- che
questo
orgoglio si distribuisse su
tutto
il territorio, visto che in un
momento
di crisi, siamo riusciti a
creare
posti di lavoro»
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