MARTEDI'
prossimo i rappresentanti delle sigle sindacali e il curatore
fallimentare
della ex Evotape sono
stati
convocati presso il
dipartimento
di programmazione economica e sociale della Regione Lazio, per affrontare
la
questione relativa al
prolungamento
della
cassa
integrazione, notizia peraltro già anticipata dal presidente del
consiglio
di Castelforte,
Gianpiero
Forte, che si
era
incontrato con il governatore del Lazio, Renata Polverini. Quest'ultima aveva
dato le massime garanzie circa un
prolungamento
della
Cig
e la cosa ha scatenato delle reazioni, in
quanto
l'iniziativa è stata giudicata da qualcuno
di
tipo «elettoralistico».
Ieri
sono intervenuti gli
operai
della ex Evotape,
interessati
più di ogni
altro
alla questione, che hanno rivolto
il
loro apprezzamento alla Polverini e
al
presidente del consiglio di Castelforte, Gianpiero Forte, «per il loro
sostegno
a favore dei lavoratori e per
il
loro sempre fervido interessamento
alle
problematiche del territorio. Non
comprendiamo
-recita una nota degli
ex
lavoratori dello stabilimento di
nastri
isolanti di Santi Cosma e Damiano- perchè si debba parlare di
’campagna
elettorale’, quando si
mettono
in campo forze politiche che
ci
mettono la faccia per trovare soluzioni, sia pur temporanee, ma certamente
eque, per aiutare più di 100
lavoratori
e le loro famiglie. E' doveroso sottolineare il coinvolgimento
della
Regione e la disponibilità economica messa in campo dallo stesso
ente,
secondo l'accordo stipulato il 21
dicembre
scorso tra tutte le parti
sociali
e la stessa Regione per la cassa
integrazione
in deroga. A tal proposito si vuole ricordare che il 13 dicembre 2012, presso
l'ufficio del curatore
fallimentare
a Latina, tutte le parti
presenti
all'incontro hanno redatto un
verbale
che, qualora in Regione ci
fossero
state possibilità economiche,
nessuno
si sarebbe opposto alla Cig
in
deroga. Già dal giorno 7 gennaio
2013
abbiamo avuto la certezza della
convocazione
da parte della Regione
Lazio
a tutte le sigle sindacali e al
curatore
fallimentare per il giorno 15
gennaio
2013. Restiamo fiduciosiconclude il documento degli ex lavoratori- che tutte le
componenti convocate in Regione saranno sicuramente
presenti
e daranno, in particolar modo il curatore fallimentare, il giusto
contributo
per raggiungere un accordo che vada nella direzione dei lavoratori». Come è
noto l'azienda riaprirà grazie alla cooperativa Mancoop,
composta
da 52 dipendenti, che ha
ottenuto
dal giudice della sezione
fallimentare
del tribunale di Latina il
fitto
di una parte della struttura (circa
18mila
mq). Un atto che era già stato
anticipato
dal presidente della Mancoop Erasmo Olivella, prima delle
festività
natalizie.
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