NON
sarà possibile riconoscere
la
cassa integrazione in proroga
agli
ex lavoratori della Evotape
di
Santi Cosma e Damiano senza la rinuncia di tutti gli operai,
nessuno
escluso, alla indennità
di
preavviso. Questo è quanto ha
comunicato
l'altro ieri il curatore fallimentare della ex Evotape,
Vincenzo
Manciocchi, alle organizzazioni sindacali che il 21
gennaio
scorso avevano depositato presso la cancelleria del Tribunale di Latina
un'istanza inerente la concessione della CIG
in
deroga ai 131 operai licenziati. Il giudice fallimentare del
Tribunale
di Latina, Antonio
Lollo,
con provvedimento del
25
gennaio scorso ha stabilito
che
la curatela, prima di procedere alla richiesta di un incontro
presso
la Regione Lazio finalizzato alla sottoscrizione dell'accordo per la proroga
della CIG
in
deroga (accordo che presuppone la revoca dei licenziamenti
intimati),
dovrà preliminarmente acquisire le rinunce di tutti i
lavoratori,
nessuno escluso, alla
indennità
di preavviso. Quest'ultima fu inviata il 9 agosto
scorso
e si annunciava che al 31
dicembre
tutti gli operai sarebbero stati licenziati e messi in
mobilità.
Ed in verità, nel corso
di
un incontro, a cui parteciparono pure i sindaci, l'ex sindacalista e attuale
presidente della
Mancoop
(la cooperativa comprendente 53 ex operai Evotape
che
ha fittato un capannone e dei
macchinari
per riprendere la
produzione
di nastri adesivi)
Erasmo
Pasquale Olivella rimarcò che era necessario bloccare la procedura di mobilità,
per
poter ottenere una nuova
Cig.
Ciò era già successo in
precedenza,
con l'ottenimento in
una
settimana circa di altri sei
mesi
di Cig, con l'iter che era
stato
seguito dallo stesso Olivella e da altri sindacalisti. Il giudice fallimentare,
ora, attenendosi
a
quanto previsto dalle norme
vigenti,
vuole acquisire le rinunce dei lavoratori, nessuno escluso. Per questo il
curatore fallimentare ha invitato i sindacati a
verificare
ed acquisire la disponibilità di tutti i 129 lavoratori
della
Evotape licenziati a sottoscrivere un eventuale accordo
per
la rinuncia all'indennità. Solo il mancato accordo di un singolo lavoratore non
potrà rendere possibile alcun accordo regionale. Un incontro in Regione si
era
tenuto il 18 gennaio scorso
tra
le organizzazioni sindacali, il
curatore
fallimentare dell'Evotape e la Regione, che aveva dato
l'ok
alla Cig. Ma in quella circostanza fu sottoscritto il verbale
di
incontro, nel quale si prendeva atto che il curatore fallimentare si riservava
una risposta in
attesa
delle decisioni del giudice
fallimentare
Lollo, giunte l'altro
giorno.
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