Acqualatina S.p.A.
intende chiarire che la carenza idrica che sta interessando la parte
meridionale dell’ATO4 non ha nulla a che vedere con la gestione del servizio ma
è parte del più ampio fenomeno di anomala siccità che ha investito tutta
Italia, costringendo a richiedere, per alcune zone, addirittura lo stato di
calamità naturale.
Tale anomala siccità, unita ai picchi di consumo registrati a causa delle alte temperature, sta comportando per il Gestore l’esigenza di attuare misure cautelative al fine di garantire una continuità di servizio.
Il fenomeno sta interessando sia la Sorgente di Capodacqua (sita nel territorio comunale di Spigno Saturnia), sia la Sorgente di Mazzoccolo (sita nel Comune di Formia), entrambe fonti d’approvvigionamento di gran parte dei Comuni del Sud Pontino, provocando un repentino svuotamento dei serbatoi e un calo della portata disponibile per ciascuna centrale; si parla di un calo di circa il 15% della portata ordinaria del periodo per Capodacqua e del 10% circa per Mazzoccolo.
Per quanto sopra, Acqualatina S.p.A. si vede obbligata a effettuare manovre di riduzione/interruzione del servizio idrico nelle ore notturne in diverse zone dei Comuni di Formia, Gaeta, Spigno Saturnia, Castelforte, Minturno e S.S. Cosma e Damiano. Tali interventi si rendono indispensabili per consentire il completo riempimento dei serbatoi e consentiranno di limitare quanto più i disagi vissuti dalle utenze maggiormente impattate dalle conseguenze di tale anomala siccità, ovvero quelle ubicate nelle zone alte dei territori comunali e quelle site nei piani alti delle abitazioni.
Con l’intento di limitare ancor più i disagi, Acqualatina S.p.A. ha predisposto l’approvvigionamento per il Comune di Castelforte, anche attraverso la sorgente di Forma del Duca, precedentemente dismessa a causa della presenza di arsenico. Proprio per questo motivo, l’acqua prelevata da tale fonte dovrà essere utilizzata ai soli scopi igienico sanitari mentre l’approvvigionamento d’acqua per uso potabile potrà essere effettuato tramite un serbatoio fisso situato presso l’incrocio tra la S.P. Ausente (Via delle Terme) e la S.P. Suio Alto (Via Monte Pecoriello).
Nonostante tutto, però, non è possibile scongiurare al 100% l’insorgere di disservizi nelle ore diurne, specie nelle fasce di maggior richiesta d’acqua.
Con lo scopo di salvaguardare le risorse idriche naturali, nonché di garantire il servizio alle utenze impattate, dunque, Acqualatina S.p.A. chiede supporto ai Sindaci e alle Amministrazioni comunali, al fine di limitare l’utilizzo dell’acqua ai soli scopi igienico-sanitari, vietandone l’utilizzo per fini irrigui e non strettamente necessari.
Acqualatina S.p.A., dal canto suo, garantisce e conferma la continuità dell’impegno sinora profuso, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dell’informazione all’utenza, tramite un continuo aggiornamento del sito Web aziendale, la divulgazione di comunicati stampa a media e Istituzioni competenti, la diffusione dell’informazioni agli utenti tramite email e call center, nonché l’affissione di manifesti informativi su tutto il territorio interessato.
Il Gestore si rammarica per la spiacevole e difficile situazione venutasi a creare, ben comprendendo le esigenze delle utenze impattate dal fenomeno e le difficoltà da esse vissute. Ma sottolinea e ribadisce che si tratta di una situazione del tutto eccezionale, mai verificatasi in questi primi anni di gestione, e che il proprio personale tecnico è quotidianamente al lavoro, congiuntamente con il prezioso supporto delle Amministrazioni comunali, per superare quanto prima tale emergenza.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.
Tale anomala siccità, unita ai picchi di consumo registrati a causa delle alte temperature, sta comportando per il Gestore l’esigenza di attuare misure cautelative al fine di garantire una continuità di servizio.
Il fenomeno sta interessando sia la Sorgente di Capodacqua (sita nel territorio comunale di Spigno Saturnia), sia la Sorgente di Mazzoccolo (sita nel Comune di Formia), entrambe fonti d’approvvigionamento di gran parte dei Comuni del Sud Pontino, provocando un repentino svuotamento dei serbatoi e un calo della portata disponibile per ciascuna centrale; si parla di un calo di circa il 15% della portata ordinaria del periodo per Capodacqua e del 10% circa per Mazzoccolo.
Per quanto sopra, Acqualatina S.p.A. si vede obbligata a effettuare manovre di riduzione/interruzione del servizio idrico nelle ore notturne in diverse zone dei Comuni di Formia, Gaeta, Spigno Saturnia, Castelforte, Minturno e S.S. Cosma e Damiano. Tali interventi si rendono indispensabili per consentire il completo riempimento dei serbatoi e consentiranno di limitare quanto più i disagi vissuti dalle utenze maggiormente impattate dalle conseguenze di tale anomala siccità, ovvero quelle ubicate nelle zone alte dei territori comunali e quelle site nei piani alti delle abitazioni.
Con l’intento di limitare ancor più i disagi, Acqualatina S.p.A. ha predisposto l’approvvigionamento per il Comune di Castelforte, anche attraverso la sorgente di Forma del Duca, precedentemente dismessa a causa della presenza di arsenico. Proprio per questo motivo, l’acqua prelevata da tale fonte dovrà essere utilizzata ai soli scopi igienico sanitari mentre l’approvvigionamento d’acqua per uso potabile potrà essere effettuato tramite un serbatoio fisso situato presso l’incrocio tra la S.P. Ausente (Via delle Terme) e la S.P. Suio Alto (Via Monte Pecoriello).
Nonostante tutto, però, non è possibile scongiurare al 100% l’insorgere di disservizi nelle ore diurne, specie nelle fasce di maggior richiesta d’acqua.
Con lo scopo di salvaguardare le risorse idriche naturali, nonché di garantire il servizio alle utenze impattate, dunque, Acqualatina S.p.A. chiede supporto ai Sindaci e alle Amministrazioni comunali, al fine di limitare l’utilizzo dell’acqua ai soli scopi igienico-sanitari, vietandone l’utilizzo per fini irrigui e non strettamente necessari.
Acqualatina S.p.A., dal canto suo, garantisce e conferma la continuità dell’impegno sinora profuso, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dell’informazione all’utenza, tramite un continuo aggiornamento del sito Web aziendale, la divulgazione di comunicati stampa a media e Istituzioni competenti, la diffusione dell’informazioni agli utenti tramite email e call center, nonché l’affissione di manifesti informativi su tutto il territorio interessato.
Il Gestore si rammarica per la spiacevole e difficile situazione venutasi a creare, ben comprendendo le esigenze delle utenze impattate dal fenomeno e le difficoltà da esse vissute. Ma sottolinea e ribadisce che si tratta di una situazione del tutto eccezionale, mai verificatasi in questi primi anni di gestione, e che il proprio personale tecnico è quotidianamente al lavoro, congiuntamente con il prezioso supporto delle Amministrazioni comunali, per superare quanto prima tale emergenza.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.
SULLA
carenza idrica che sta interessando la parte meridionale dell’Ato4, Acqulatina
chiarisce che «non ha nulla a che
vedere
con la gestione del servizio ma è parte del più ampio
fenomeno
di anomala siccità che ha investito tutta Italia».
Inoltre,
«tale anomala siccità, unita ai picchi di consumo
registrati
a causa delle alte temperature, sta comportando per
il
gestore l’esigenza di attuare misure cautelative al fine di
garantire
una continuità di servizio». E precisa: «Il fenomeno
sta
interessando sia la sorgente di Capodacqua che quella di
Mazzoccolo
provocando un repentino svuotamento dei serbatoi e un calo della portata
disponibile per ciascuna centrale:
circa
il 15% della portata ordinaria del periodo per Capodacqua e del 10% circa per
Mazzoccolo». Da cui «Acqualatina si
vede
obbligata a effettuare manovre di riduzione/interruzione
del
servizio idrico nelle ore notturne in diverse zone dei
Comuni
di Formia, Gaeta, Spigno Saturnia, Castelforte, Minturno e Santi Cosma e
Damiano». E per Castelforte e la
sorgente
di Forma del Duca, causa la presenza di arsenico,
«l’acqua
prelevata da tale fonte dovrà essere utilizzata ai soli
scopi
igienico sanitari mentre l’approvvigionamento d’acqua
per
uso potabile potrà essere effettuato tramite un serbatoio
fisso
situato presso l’incrocio tra la S.P. Ausente (Via delle
Terme)
e la S.P. Suio Alto (Via Monte Pecoriello)». Infine,
sottolineano
da Acqualatina: «Nonostante tutto, però, non è
possibile
scongiurare al 100% l’insorgere di disservizi nelle
ore
diurne, specie nelle fasce di maggior richiesta d’acqua».
ALTRA
giornata campale per gli
abitanti
del centro storico di Minturno, e non solo, i quali giunti al
limite
della sopportazione ieri
hanno
fatto irruzione nell’aula
consiliare,
dove era in svolgimento il consesso civico. La seduta è stata ovviamente
interrotta
in
quanto le persone, in maniera
pacifica,
ma decisa, hanno voluto
manifestare
il loro dissenso per la
mancanza
di acqua da più giorni.
«Ci
siamo rivolti agli amministratori - hanno detto i cittadini -
affinchè
ci tutelino nei confronti
di
Acqualatina, che ci invia bollette salate ma non pensa che
sono
giorni siamo senza acqua.
Non
se ne può più, in quanto il
centro
storico risulta il più penalizzato. Almeno ci avessero mandato un pò d’acqua
per qualche
ora
al giorno». Il sindaco Graziano si è messo in contatto con
Acqualatina
e di lì a poco è giunto in comune Venturo Prisco, dirigente di Acqualatina, che
si è
incontrato
con gli utenti e lo stesso sindaco, nella stanza del primo cittadino. E’ stato
deciso di
chiudere
l’erogazione ad alcune
zone
che hanno patito pochissimo la grande sete, per poter consentire il flusso
nella zona del
centro
storico (dove poi è arrivata
un’autobotte),
che è quella che
ha
subito i maggiori disagi. E
infatti
intorno alle 14,30 è arrivata la comunicazione di Acqualatina, che annunciava
l’interruzio -
ne
dell’erogazione idrica sino alle 22 in via Cadorna, Monte
Ducale,
Monte Natale e San Sebastiano. Il tutto in attesa della
riapertura
del serbatoio di Genzano, auspicato dal sindaco Graziano e votato ieri
all’unanimità
da
parte dei nove consiglieri presenti in aula. Ma ieri i disservizi
non
hanno riguardato solo Minturno centro, ma anche Tufo,
Pulcherini
(via Tore), Santa Maria Infante ed anche gli altri centri
del
sud pontino. E non a caso
Acqualatina,
nelle prime ore del
pomeriggio
ha diramato l’enne -
simo
bollettino nel quale ribadiva la perdurante siccità e i forti
consumi
registrati, che obbligavano l’ente a ulteriori interruzioni e riduzioni
notturne, come se
non
bastasse quanto avvenuto sino ad ora. Sino al 24 agosto si
verificheranno
interruzioni e riduzioni dalle 22 alle 5,30 a Marina di Minturno, Fontana
Perrelli, foce del Garigliano, Monte
d’Argento,
Tremensuoli (Comune di Minturno), S.Croce, S. Janni, Gianola, Farano, Pilato
(Comune di Formia), Serapo di Gaeta, Grunuovo, San Lorenzo, Rio
Grande
e Castelluccio (Santi Cosma e Damiano), via per Maiano
(Castelforte).
Altri disagi che
chissà
se saranno ricompensati
da
Acqualatina, che non sta certo
assicurando
un servizio di livello. Sperare nella pioggia è lecito,
ma
prevedere un piano efficace
in
caso di emergenze (e non privare i cittadini di un servizio
necessario)
è un obbligo per un
ente
pronto a chiedere pagamenti
di
bollette agli utenti. Questi ultimi, visti i disagi patiti, cosa dovrebbero
fare ora per essere risarciti? Qualche utente ha già dato
mandato
al proprio legale.
Gianni
Ciufo
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