E
dopo Minturno anche a Castelforte arrivano le prime
denunce
ai carabinieri e le prime «contestazioni» politiche in merito alla «grande
sete» che sta creando disagi
alla
cittadina del sud pontino. Ieri mattina alcuni cittadini
del
centro storico hanno inviato un esposto al sindaco, ai
carabinieri,
alla Asl e al Prefetto, denunciando il mancato
rispetto
degli orari di interruzione idrica. «Ogni sera - si
legge
nella nota - a Castelforte c’è una manifestazione, le
fontane
pubbliche sono chiuse, i servizi igienici pubblici
non
ne esistono e quelli privati di bar, pizzerie, ristoranti
sono
inagibili per la mancanza d’acqua. Androni, piazzette, aiuole della villa
comunale e scalinate in ombra
sono
utilizzate da incivili per espletarvi i propri bisogni
fisiologici
con notevole presenza di nauseabonde esalazioni. Il sindaco è l’autorità
sanitaria locale e in questa
veste
deve emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con
efficacia
estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene
pubblica. Quindi chiediamo
che
il primo cittadino provveda immediatamente a emettere ordinanza di sospensione
di tutte le manifestazioni
pubbliche
in corso per totale assenza di acqua potabile e
dei
relativi servizi igienici, nonché sospendere, ai sensi
delle
vigenti disposizioni che vietano il commercio
all’aperto
di beni alimentari in aree che comportino
pericolo
di inquinamento per gli alimenti esposti dovuto
a
traffico, polvere, esalazioni dannose o maleodoranti, lo
svolgimento
del mercato domenicale vista l’assenza
della
fontana di acqua potabile e di regolari e controllati
servizi
igienici». Alla richiesta dei firmatari dell’esposto
si
è aggiunta ieri la presa di posizione del presidente del
consiglio,
Gianpiero Forte, che ha rimarcato l’assordante
silenzio
del gruppo consiliare di maggioranza. Forte ha
annunciato
a tal proposito che presenterà una richiesta di
riunione
del gruppo di maggioranza. «Ci mandano le
autobotti
-ha detto Forte- come ai terremotati».
«MODERATAMENTE
insoddisfatti di Acqualatina, ma nessuno
avrebbe
fatto meglio». Un parere
quasi
unanime
quello
dei sei
sindaci
del sudpontino chiamati
a
esprimere un
giudizio
sulle
operazioni
portate avanti in
questi
giorni e
anni
dalla ditta di
gestione
del servizio idrico alla
luce
dei gravi disagi. L’i n c on t r o
non
è stato organizzato per pianificare il futuro
della
fornitura
nel
comprensorio, bensì per ridurre l’emergen -
za.
E’ stato tuttav i a M i c h e l e
Forte
che ha promesso di organizzare per settembre un incontro a Latina col
presidente
della Provincia Cusani
per
«utilizzare quei trenta milioni
di
euro, la cui spesa era prevista
nel
giro di tre quattro anni, in un
progetto
immediato di riqualificazione di tutta la rete idrica del
sudpontino.
Non ci serve l’aero -
porto
a Latina, ma le condotte
idriche
nel nostro comprensorio.
Un’opera
che eviterebbe una dispersione idrica del 60 percento.
Alla
società Acqualatina - prosegue Forte - chiedo un programma
d’intervento
per ottimizzare tutto
il
sistema idrico locale, con nuovi
pozzi
e serbatoi che ci riforniscano di acqua nei momenti di crisi».
Da
Gaeta Cosmo Mitrano ha invece richiamato l’attenzione sul
turismo
e sulle gravi ricadute dovute alle carenze idriche, ricordando come «i disagi
siano stati
causati
da una ridotta piovosità
contro
la quale vogliamo agire in
maniera
definitiva trovando soluzioni con l’aiuto della Provincia».
All’attacco
è andato Graziano che
ha
rivendicato la paternità della
proposta
di risoluzione all’emer -
genza:
«Ho provato nel 2002 a
fare
un pozzo di soccorso contro
la
siccità ma non me lo hanno
consentito.
In questo periodo di
grande
affluenza e poca acqua
dobbiamo
recuperare dalle falde
delle
Mainarde nuove risorse idriche. E a Minturno abbiamo questa
possibilità,
anche solo per salvaguardare l’uso non alimentare che
resta
il vero disagio». Con toni
aspri
e munita di una denuncia di
cittadini
il sindaco di Castelforte
Gaetano
ha dichiarato: «Siamo il
paese
che in maniera più forte sta
pagando
le conseguenze di questa
situazione.
Esigo risposte certe,
rapide
ed efficaci». In questo senso al termine dell’incontro è stato
convenuto
che nelle prossime
12/24
ore si provvederà a riaprire
la
sorgente Forma del Duca. A tal
proposito
il Sindaco Gaetano ha
emesso
ordinanza di divieto di
utilizzo
dell’acqua di Forma del Duca per uso bibita
fino
a nuova disposizione
e
ciò a causa dei problemi
di
presenza di arsenico pari a 14 che la sorgente presente. L’acqua, però, potrà
essere
utilizzata per usi
non
alimentari. Zone interessate, Suio Forma, Terme, Paese, Valle di Suio,
Via
delle Terme dall’in -
crocio
di Via Viaro al Ponte di Rio Grande e traverse
collegate.
Acqualatina si è
impegnata
ad avviare a
partire
da lunedì un programma specifico di campionamento. Uguali proteste dal sindaco
di Santi
Cosma
e Damiano Di Siena che rivendica «maggiore trasparenza per i cittadini». Il
sindaco di Itri De
Santis
e quello di Spigno
Simeone,
auspicando rapide e definitive soluzioni,
hanno
ricordato come «le
cause
siano ascrivibili alle
inefficienze
della lunga
gestione
del consorzio Acquedotto degli Aurunci» verso il quale i
due
Comuni hanno contenziosi
ancora
aperti.
Adriano
Pagano
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