Un'istanza al Ministro
dell'Ambiente e
a tutti gli organi parl
lamentari è stata
presentata
dal sindaco di Santi Cosma
e Damiano, Vincenzo Di
Siena, affinchè il Comune
venga riconosciuto sito
dell'impianto nucleare del Garigliano. Un riconoscimento che darebbe
il diritto al
Comune pontino di poter
usufruire dei contributi
previsti dalle leggi vigenti. Il
primo cittadino è stato
invitato dalla giunta ad avanzare questa richiesta, in quanto
l'impianto nucleare è situato nel Comune di Sessa
Aurunca, ma «interessa
fisicamente il territorio di
Santi Cosma e Damiano,
non solo perchè
limitrofo,
ma perchè la morfologia
del confine come segnata
dall'ansa naturale del
fiume, rende parti del territorio sancosmese perfino più
vicine al sito rispetto a
zone
dell'area campana». Nella
richiesta il primo
cittadino
rimarca che, al momento
della realizzazione
dell'impianto, furono espropriate
anche alcune parti del
territorio comunale ed assoggettate al vincolo della zona di rispetto
da cui sono
circondate le
installazioni
nucleari per impedire
l'insediamento di attività umane, nelle loro immediate
vicinanze. Inoltre si fa
presente che Santi Cosma e
Damiano ha subito
svantaggi per la presenza della
centrale e che l'area
comunale espropriata è pari al
50% dell'intera area
necessaria per la sua realizzazione. Quindi il sindaco Di
Siena, in rappresentanza
dell'Amministrazione, in
base proprio a quanto
rilevato, chiede di poter usufruire dei contributi (deliberati
annualmente dal Cipe, organo che stabilisce i
criteri di ripartizione e
la
misura delle competenze ai
siti che ospitano centrali
nucleari), sottolineando
la
grave disparità di
trattamento subita rispetto al Comune di Sessa Aurunca.
Una richiesta di
imparzialità di trattamento, che prevede l'inclusione del Comune dei
santi medici tra
quelli che ospitano un
sito
nucleare e il conseguente
versamento degli
indennizzi, riguardanti, al momento, solo alcuni territori per
criteri astrattamente
ammin i s t r a t iv i .
DA LATINA OGGI DEL 23.7.13
DA LATINA OGGI DEL 23.7.13
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