Il rapporto tra camorra e
città di Formia finisce
in
Parlamento. E in
particolare nelle segreterie del presidente del Consiglio Gianni
Letta, del ministro
dell'interno
Angelino Alfano e del
ministro della giustizia Annamaria
Cancellieri, grazie ad una
interrogazione parlamentare
presentata dal deputato
pentastellato Salvatore Micillo, che
ha incassato anche la
sottoscrizione dei colleghi Tancredi
Turco, Francesca
Businarolo,
Donatella Agostinelli,
Alfonso Bonafede, Vittorio Ferraresi, Giulia Sarti e Andrea Colletti.
L'allarme è chiaro: Formia è luogo di camorra.
Formia e le sue dilaganti
infiltrazioni criminali, ma non solo, perché si evidenzia anche il
sopravvento della
criminalità
organizzata sulle altre
città del
sudpontino come Gaeta,
Fondi, Itri e i business che in
queste realtà proseguono
quotidianamente. Esempio lampante, e solo per citare le ultime in
ordine di tempo, sono le
recenti due operazioni
«Bad
Brothers» e «Bad
Brothers 2»
contro ingenti capitali
criminali, di diverse decine di milioni di euro, appartenenti al clan
Mallardo e a loro
affiliati come, secondo i finanzieri del
Gico di Roma, i fratelli
Ascione, imprenditori formiani. E
secondo i deputati del m5s
che
porteranno
l'interrogazione in
Parlamento, tutto grazie
alla
collaborazione della
politica.
«Da anni si assiste in
tutto il
Sudpontino - hanno
sottolineato gli scriventi nel passaggio iniziale - al dilagare di
fenomeni speculativi che
hanno consentito una cementificazione selvaggia con frequenti
fenomeni di abusivismo,
grazie soprattutto a connessioni
tra politica ed
imprenditoria
locale, in questo perverso
intreccio hanno trovato e trovano
terreno fertile le
organizzazioni affaristico - malavitose pro
venienti dalla Campania e
dalla Calabria interessate a partecipazioni economiche e
speculazioni nel settore
edile e
turistico-commerciale per
investire ingenti capitali di provenienza illecita. Ciò ha
determinato un profondo inquinamento del tessuto
imprenditoriale locale
oramai
sopraffatto o costretto a
condividere attività con personaggi
inquietanti. Segnali di
tale grave deterioramento si colgono
con mano in questo
territorio,basta contare le innumerevoli
operazioni di polizia
dirette
dalle Dda di Napoli e Roma
che hanno posto sotto
sequestro ingenti capitali mafiosi».
Ma altrettanto chiaro e
diretto
il riferimento, o per
meglio
dire la goccia che ha
fatto
traboccare il vaso,
relativamente a diversi recenti fatti di
cronaca che hanno visto
coinvolti, per usare le parole di
Micillo, «esponenti di
pericolosi clan», protagonisti di aggressioni violente in pieno
centro urbano. «Certamente
-
si legge in un passaggio
del
documento - quanto di
pericoloso è avvenuto in questi ultimi
giorni a Formia, nel pieno
di
una chiacchierata campagna
elettorale - vedere anche
foto
della figlia del boss dei
Casalesi Katia Bidognetti insieme ad
un importante esponente di
un
candidato di Formia - non
lascia presagire nulla di buono in
quanto ci sono tutti i
presupposti a che nella cittadina tirrenica si scateni una guerra di
camorra. Infatti qualche
settimana fa', in una rissa scoppiata
fuori al bar Elsa, si sono
affrontati esponenti dei clan
Esposito-Giuliano da una
parte e Bardellino dall'altra. Altra
replica si è in seguito
verificata
davanti al bar Tirreno,
nel fuggi fuggi generale, a colpi di
sedie e bottiglie e con
chi dice
anche di aver intravisto
la presenza di pistole. Certamente
questa escalation di
violenza
tra i due agguerriti clan
che a
Formia hanno vari
interessi
economici - a tal
proposito
sarebbe opportuno
controllare
la sala Bingo locale che
vede la
presenza assidua del clan
Esposito-Giuliano -
potrebbe
improvvisamente degenerare
anche con uso di armi da
fuoco, e quindi andrebbero messe
in atto contro questi
personaggi misure drastiche anche con
allontanamento coatto da
Formia e dal Sudpontino a causa
della pericolosità
sociale dei
personaggi, nonché, dare
impulso alle indagini patrimoniali atte ad evidenziare la
illegittimità delle risorse accumulate». Intanto, per discutere nel
merito
dell'interrogazione, domani alle 17 presso l'archivio
storico di Formia, il
movimento 5 stelle di Formia e l'associazione Caponnetto hanno
indetto una conferenza stampa.
DA LATINA OGGI DEL 10.7.13
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