L'ufficio
del giudice di
pace
di Minturno rischia di rimanere senza operatori e di conseguenza
potrebbe
chiudere i battenti.
L'allarme
giunge dalle scadenze in programma, una
delle
quali è prevista per il 13
settembre,
giorno in cui le
due
unità (il cancelliere Collalti e l'operatore De Luca)
che
si trovano all'interno della struttura potrebbero essere
trasferite
con l'entrata in vigore della riforma. E' possibile che ci sarà una
proroga,
ma
il problema resta, in
quanto
negli uffici dovrebbero essere trasferiti le 2-3 unità
che
il Comune ha assicurato,
per
mantenere in vita il servizio. Un trasferimento che si
rende
necessario in tempi
brevi,
anche per indottrinare i
nuovi
impiegati, chiamati a
muoversi
tra migliaia di fascicoli che sono sistemati nei
tre
piani dell'immobile. Come è noto il Comune si è
assunto
l'onere di mantenere
in
vita un ufficio del giudice
di
pace tra i più attivi di tutto
il
basso Lazio, ma la normativa prevede che siano i Comuni a dover
provvedere al
personale,
che garantirebbe il
funzionamento
di un ufficio
dove
rimarrebbero i due giudici di pace. E' chiaro che in
mancanza
di ciò i vertici del
Ministero
della giustizia
chiuderebbero
anzitempo i
battenti
e ciò comporterebbe
dei
disagi enormi, soprattutto
se
si considera la mole di
lavoro
che svolge l'ufficio. Le
iscrizioni
annue vanno da
quattromila
a cinquemila,
senza
contare le migliaia di
procedure
pendenti. Tra l'altro, a rendere ancora più
complicata
la situazione c'è
la
questione delle pratiche
derivanti
dalle multe, contro
le
quali sono stati presentati
dei
ricorsi. Contestazioni che
non
vengono comunicate al
Comune,
che da il via alle
procedure
di ingiunzione nei
confronti
di cittadini che, invece, o hanno pendente ancora il caso, oppure si
sono visti
accogliere
i loro ricorsi. Ci
sono
circa 35mila casi di questo genere, le cui procedure
potrebbero
avere tempi biblici. Un noto avvocato di Minturno, che non ama troppo
apparire,
ha suggerito un'eventuale sanatoria avviata
dal
Comune, dopo aver chiesto ed ottenuto l'ok alla Corte
dei
Conti. Una sanatoria che
chiuderebbe
tantissime pratiche, ma che farebbe incassare lo stesso al Comune di
Minturno
cifre consistenti.
Per
ora, comunque, il primo
atto
da compiere, come sollecitato pure dal giudice di pace, è quello di
inviare il personale, visto che oltre una
decina
di unità della pianta
organica
del Comune si è
detta
disposta a trasferirsi negli uffici giudiziari di via Luigi Cadorna.
da latina oggi del 7.7.13
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