Da
Castelforte
continuano
le
«
c on t e s ta z i on i »
ad
Acqualatina. Dopo la
presa
di posizione del
Pd,
in merito alla crisi
idrica
della zona, è Mario Ciorra, presidente
dell'Associazione
Termalisti di Suio, che critica l'ente idrico per l'illegittimità
delle tariffe
applicate
nei confronti
degli
alberghi termali.
«Acqualatina
-ha affermato il massimo esponente dell'A.T.S.- pur di pretendere
importi che vanno
oltre
il doppio del dovuto
nei
confronti degli albergatori, continua a non voler applicare nemmeno
la
proprie
disposizioni.
L‘abuso
di potere è già di
per
se reato; persistere nello stesso, ricorrendo perfino al ricatto
della sospensione del servizio di fornitura idrica, pretendendo
importi
non dovuti, costituisce però la concretizzazione di reati ben più
gravi.
In
ordine alla tariffa idrica,
endemicamente
escludente qualsiasi possibilità di
ricorso
ad una presunta
capacità
contributiva, anche perché collegata ad un
servizio
reso per le esigenze primarie dell’uomo,
non
può non applicarsi che
una
tariffa uniforme in
corrispondenza
esclusiva
all’entità
dell’utilizzo. E è
proprio
quello che Acqualatina, ben conscia di
quanto
faceva, ha posto in
essere
sin dagli inizi e per
qualche
tempo. Senza alcuna norma modificativa,
ha
però poi attuato il contrario, trasformando il corrispettivo per la
fornitura
dell’acqua
praticamente in
vera
e propria imposta,
rapportandola
cioè alla
presunta
capacità contributiva. L’illegittimità è ancor più palese ed
indiscutibile, se ci riferiamo alle
tariffe
per la fognatura e
per
la depurazione». Mario Ciorra poi fa riferimento al regolamento
secondo
il
quale la tariffa del servizio di fognatura e depurazione è
differenziata in base all’uso domestico ed
industriale
e sottolinea come l'articolo 40 definisca
acque
reflue domestiche
quelle
provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi
derivanti
prevalentemente
dal metabolismo umano e da attività domestiche. Per lo stesso
rappresentante dei termalisti, insediamenti
residenziali
sono da intendersi quelli destinati esclusivamente ad abitazione
mentre
per servizi sono da
intendere
gli insediamenti
destinati
ad attività di servizio nei quali vengono
prodotti
scarichi derivanti
prevalentemente
dal metabolismo umano e da attività domestiche quali alberghi,
scuole, caserme. «Si
definiscono
acque reflue
industriali
-ha continuato
Ciorra-
qualsiasi tipo di
acque
reflue provenienti
da
edifici od istallazioni in
cui
si svolgono attività
commerciali
o di produzione di beni differenti
qualitativamente
dalle acque reflue domestiche.
Dunque
chiarito in modo
inequivocabile
che le tariffe per la somministrazione
idrica
debbono essere
uguali
per tutti, purché
collegate
alle esigenze
umane,
e che quelle per la
fognatura
e depurazione,
relative
agli alberghi debbono essere equiparate a
quelle
delle civili abitazioni, emerge con tutta chiarezza -ha concluso- che
le
tariffe
applicate sono tutte
illegittime
e vanno pertanto rettificate»
DA LATINA OGGI DEL 6.7.13
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