Doveva essere un
osservatorio comunale, ma poi
le associazioni che lo
compongono hanno lottato affinché la politica non vi mettesse piede.
E
ieri il comitato è
ufficialmente nato con la necessaria
formalità della firma
dell'atto costitutivo avvenuta presso l'archivio storico comunale di
via Lavanga a Formia.
A farne parte ci sono
Libera, Sos impresa, Rete per la
legalità, Rete legale ed
etica e fondazione Caponnetto. A
presiedere il sodalizio ci
sarà l'avvocato Veronica Fedele, presidente della Rete legale ed
etica. In sala alla
presentazione della firma
c'erano anche le significative
presenze del vicequestore
del commissariato di polizia
di Formia Paolo Di
Francia, il maggiore del comando
della Guardia di Finanza
di Formia Luigi Brioschi e il
tenente dei carabinieri
Emanuele Corda. Al tavolo dei
relatori erano presenti,
oltre a Veronica Fedele, il referente provinciale di Libera Alfonso
Marras insieme al
referente locale Annibale
Mansillo, il rappresentante di
Sos Impresa e Rete per la
legalità Alfredo Nello, il
rappresentante regionale
Lazio della fondazione Caponnetto e il senatore della Repubblica,
divenuto presidente
onorario
dell'osservatorio, noto esponente della lotta alla
criminalità organizzata
Lorenzo Diana. «Abbiamo deciso di puntare a un regolamento
costitutivo snello per
aggredire subito il
problema - ha detto la Fedele -, perciò
opereremo dal basso per
osservare quanto accade tra la
gente e nel tessuto
sociale e commerciale di tutta la
Provincia, e ovviamente in
collaborazione con tutti
quelli che lo vorranno,
forze dell'ordine e magistratura su
tutti». Marras per Libera
ha focalizzato l'attenzione
sull'urgenza di
individuare subito i business di riferimento della malavita
organizzata, che si insediano con
rapidità anche grazie
alle crisi delle aziende locali.
Da LATINA OGGI DEL 30,7,13
Nessun commento:
Posta un commento