STASERA si
insedierà il consiglio
comunale di
Castelforte. La seduta
che prevede
la convalida degli eletti
e la nomina
degli assessori, è stata
preceduta da
qualche scaramuccia
tra il
sindaco Patrizia Gaetano e il
più votato
Giancarlo Cardillo, ex
vicesindaco
ed ora in minoranza
insieme con
Paolo Ciorra. Cardillo
ha
sottolineato che il Pd è il primo
partito a
Castelforte e lui è stato il
più votato,
tanto che il primo eletto
della lista
della Gaetano è stato
staccato di
50 voti. Patrizia Gaetano,
dal canto
suo ha replicato che i
voti di
Cardillo sono giunti grazie
al fatto che
«gli elettori hanno
premiato il
lavoro che lui ha fatto
per circa
dieci anni grazie alle
deleghe che
il sindaco Gianpiero
Forte gli ha
dato. Insomma gli
elettori
hanno premiato il buon
governo
della nostra maggioranza.
Cardillo,
infatti, è passato in minoranza
solo qualche
mese prima
della fine
del mandato e i voti
ricevuti,
perciò, sono il premio per
aver
partecipato alla maggioranza
della quale
ha fatto parte per più di
dieci anni e
fino a qualche mese fa.
Non credo
che sia stato premiato
per qualche
mese di opposizione.
Pertanto io
al posto di Cardillo mi
chiederei:
perchè non hanno vinto
le
elezioni». Circa l'adesione dell'ex
Pdl, Michela
Terillo (che oggi
dovrebbe
essere nominata assessore)
all'Udc, la
Gaetano ha affermato
«che si
tratta di una scelta che è il
frutto di un
percorso che è iniziato
diversi mesi
fa e che già prima delle
elezioni
aveva portato la Terillo a
dichiarare
la sua indipendenza dal
Pdl e ad
annunciare che il suo
candidato
era Gianpiero Forte che
poi è
risultato anche il più votato
della Lista
per Castelforte. Nessun
cambio di
casacca ma una scelta
coraggiosa
fatta in tempi non sospetti
». Lo stesso
Cardillo ha replicato
che il neo
sindaco «non è
credibile
quando dice che io ho
ricevuto
tanti consensi perchè ho
amministrato
in maggioranza; perchè
affermando
questo - ha continuato
Cardillo -
asserisce l'esatto
contrario di
quando detto da lei in
campagna
elettorale e poi, mi deve
spiegare
perchè questo principio
non è valso
per tutti i suoi componenti
della lista
dei quali, evidentemente,
non si può
dire che numericamente
abbiano
ricevuto lo stesso
consenso.
Anzi qualcuno non ce
l'ha fatta.
Comunque se per i prossimi
cinque anni
il clima sarà quello
da campagna
elettorale, ben lieto
di accettare
questa sfida: è chiaro
che se a
causa del mio ostruzionismo,
che non so a
chi gioverà, ci
saranno
gravi conseguenze, la responsabilità
sarà solo
sua, come
sua sarà la
grave responsabilità
politica su
ogni decisione che prenderà,
da adesso a
quando durerà.
Intanto
annuncio già da adesso
clamorose
prese di posizione da
parte del
nostro gruppo consigliare
nella seduta
di stasera».
G.C.
DA LATINA OGGI DEL 25 MAGGIO 2012
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