Il Consiglio regionale del Lazio
ha approvato a maggioranza
(40 voti favorevoli, 6 contrari,
una astensione) una legge
che delega ai Comuni il rilascio
delle autorizzazioni paesaggistiche,
previste per molti
interventi edilizi.
«La decisione di delegare le
funzioni di autorizzazione
paesaggistica ai Comuni della
regione servirà ad armonizzare
i processi, a decentrare le funzioni
e sburocratizzare quelle
procedure che hanno delle ricadute
in termini sociali ed
economici sul territorio». Così
il presidente del Consiglio regionale
del Lazio, Mario Abbruzzese,
a margine della seduta
d’aula di ieri «Ciò significa
soprattutto risposte
immediate per la collettività.
Ed è per questo che voglio
ringraziare il presidente della
Commissione Urbanistica,
Buonasorte, e tutti i consiglieri
di maggioranza e opposizione
che hanno portato avanti un
ottimo lavoro di coordinamento
attraverso il quale l’Aula ha
deciso di approvare la legge.
Come ha sottolineato l’asses -
sore Ciocchetti, già da tempo i
Comuni svolgono funzioni in
sub delega in materia ambientale.
A lui - ha aggiunto Abbruzzese
- il merito di aver
captato immediatamente l’esi -
genza di formalizzare e ampliare
queste funzioni che aiuteranno
tante imprese ad intraprendere
con maggiore
semplicità le attività imprenditoriali
che servono per poter
incidere sul territorio attraverso
opere urbanistiche. Di particolare
importanza, tra le nuove
deleghe, gli interventi di lieve
entità, quelli previsti dal Piano
Casa che siano realizzabili
previa denuncia di inizio attività,
quelli finalizzati al recupero
dei sottotetti esistenti,
l’istallazione di pannelli solari,
termici e fotovoltaici, opere di
pertinenze e impianti tecnologici,
nuove condotte di fognatura,
idriche, gas e linee elettriche.
Interventi che, interessando
tutta la cittadinanza,
creeranno un immediato riscontro
anche in termini di
sviluppo e di crescita. Sono
norme come queste - ha concluso
Abbruzzese - la risposta
più valida che possiamo dare ai
territori a livello legislativo».
«Fino ad oggi - ha spiegato
l'assessore all'Urbanistica Luciano
Ciocchetti - era la Regione
ad esaminare le domande.
Si tratta di una mole di lavoro
enorme, quando sono stato nominato
assessore erano oltre
6mila le pratiche in attesa. Abbiamo
svolto un'azione importante
per ridurre il tempo di
risposta, adesso sono 2mila le
domande in giacenza, ma non
basta. Con il Piano casa le
richieste sono addirittura in aumento.
Con questa legge deleghiamo
ai Comuni tutte le autorizzazioni
sugli interventi
minori. Ovviamente restano
escluse le operazioni più importanti
che implicano trasformazioni
profonde del territorio.
In pratica, con un'operazione
strutturale, completiamo
il percorso di delega ai Comuni
delle competenze in questa
materia». E' prevista la possibilità
per i Comuni di istituire
apposite commissioni composte
da esperti per esaminare le
richieste. I Comuni più piccoli
potranno esercitare le nuove
funzioni in forma associata.
Alla Regione restano i poteri di
controllo e di vigilanza. In caso
di inadempienza può esercitare
i poteri sostitutivi.
Secondo Roberto Buonasorte
(La Destra), relatore sulla legge,
"con queste norme, in linea
al principio del decentramento
amministrativo, vogliamo
snellire le procedure per favorire
lo sviluppo in un settore,
l'edilizia, che da solo rappresenta
il 32 per cento del Prodotto
interno lordo del Lazio.
Diamo, insomma, risposte
concrete ai cittadini e agli imprenditori
che hanno bisogno
di meno lungaggini burocratiche
e più certezze».
Nel corso del dibattito Marco
Di Stefano (Pd) ha annunciato
il voto favorevole del suo gruppo:
«E' una legge che va nel
senso che da sempre auspichiamo:
trasferire le funzioni
amministrative ai Comuni, per
metterli nelle condizioni di
dialogare direttamente con i
cittadini».
Favorevole anche il Pdl: Pier
Ernesto Irmici ha spiegato che
«si tratta di un passo in avanti
verso la concezione di un'amministrazione
moderna, in particolare
per quanto riguarda i
rapporti fra Regione e Comuni:
un provvedimento indispensabile
per rendere più
semplice lo svolgimento delle
pratiche e avvicinare i cittadini
alle amministrazioni». Di diverso
avviso Angelo Bonelli
(Verdi) che ha espresso forti
perplessità perché «con questo
trasferimento si delegano le
autorizzazioni su funzioni importanti
per la protezione delle
coste, sulle strutture turistiche,
ad esempio, per non parlare
degli interventi sulle varianti ai
Piani regolatori e dei tagli delle
superfici boscate. Si dà un via
libera al rilascio di autorizzazioni
in maniera selvaggia».
Angelo Miele (Lista Polverini)
ha rivendicato «le competenze
dei sindaci e degli enti locali
per quanto riguarda il paesaggio.
Questa è una buona legge
- ha dichiarato - questa è una
bella giornata per tutta la Regione
». Voto favorevole anche
da Mario Mei (Api) e Antonio
Paris (Gruppo Misto). Contrario
Ivano Peduzzi (FdS). In
apertura della seduta il presidente
del Consiglio regionale,
Mario Abbruzzese, aveva invitato
l'aula a osservare un minuto
di silenzio in ricordo delle
vittime del terremoto nel Nord
Italia, comunicando che si farà
promotore, insieme all'ufficio
di presidenza, di una sottoscrizione
in favore delle popolazioni
colpite dal sisma.DA LATINA OGGI DEL 31.5.12
Cetrone: “E’ un provvedimento legislativo che pone la burocrazia regionale, i cittadini e le imprese edili nella condizione di dialogare modernamente tra di loro”.
Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato con 40 voti a favore, 6 contrari e una astensione, la proposta di legge n. 324 del 16 aprile 2012.
“Si tratta – spiega l’on. Gina Cetrone – di un importante e ulteriore passo in avanti verso l’effettivo decentramento amministrativo, teso a snellire tutte le procedure che imbrigliano oltre misura il settore dell’edilizia, comparto importante che muove da solo oltre il 30% del Pil dell’intera Regione Lazio.
Nel dettaglio, la legge n.324 pone oggi in capo ai Comuni del Lazio la delega per il rilascio di autorizzazioni paesaggistiche previste per una moltitudine d’interventi edilizi, con esclusione però di quelli che prevedono operazioni più importanti che coinvolgono trasformazioni sostanziali del territorio.
I consiglieri del Popolo della Libertà presenti in Consiglio regionale hanno contribuito efficacemente alla stesura della proposta di legge, migliorandola e integrandola in diversi e importanti passaggi.
La legge approvata questa mattina - prosegue l’on. Cetrone - prevede la possibilità per i Comuni di istituire commissioni formate da esperti della materia per esaminare le richieste dei cittadini, commissioni previste anche in forma associata per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
Rispetto alle funzioni delegate, infine, sono state opportunamente disciplinate le procedure di conferimento e di revoca, soprattutto per le ipotesi d’inerzia dell’ente delegato, con l’intervento sostitutivo della Regione Lazio tramite la nomina di commissari ad acta.
La n.324 – termina l’on. Cetrone - è una legge che traccia una linea di demarcazione importante e positiva tra la Regione Lazio e i suoi Comuni, ma soprattutto tra la burocrazia, i cittadini e le imprese del settore edilizio, queste ultime da troppo tempo in crisi nera
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