HA aspettato
che passasse la buriana
suscitata
dalla lettura definitiva dei
risultati,
non felicissimi, di Minturno
e Gaeta.
Poi, al cospetto di percentuali
che
avrebbero suggerito a chiunque
una
professione di cautela da manuale,
ha offerto
la propria analisi del
voto. Un
giudizio che non mancherà
di suscitare
polemiche nel suo partito.
Come spesso
accade, del resto,
quando a
parlare è Claudio Moscardelli,
consigliere
regionale Pd e segretario-
ombra in
provincia di Latina.
«Il primo
turno delle elezioni
amministrative
ha segnato
un
notevole
risultato
per il Pd e
per il
centrosinistra
- taglia
corto il
consigliere
regionale
- L’alleanza
con l’Udc si
è
d i m o s t
r a t a
competitiva
in
ogni comune
in
cui si è
presentata.
IL Pd ha
r ic on fe
rm at o
con gli
alleati
in modo
netto
le
amministrazioni
di Cori e
Sezze, a
testimonianza
della
ottima
azione di governo di Campoli
e di Conti».
Ma c’è di più. «Le
vittorie di
Santi Cosma e Damiano,
alleanza
Udc-Pd - aggiunge - e di San
Felice,
forze di centrosinistra, Udc e
forze
civiche, con due candidati sindaco
eletti,
Petrucci e Di Siena, che
hanno
dimostrato grande valore, segnano
un turno
elettorale con il Pdl in
gravissima
difficoltà, ai minimi a
Sezze e
Cori, battuto con due esponenti
di primo
piano, amministratori
provinciali,
a San Felice e Santi Cosma
». Parla a
briglia sciolta l’espo -
nente
pontino dei democratici. Un
accenno
velato alla sconfitta di Minturno,
dove
comunque il sostegno
allo
sconfitto Stefanelli va archiviato
alla voce
«alleanze competitive», ma
soprattutto
Gaeta. E’ lì che Moscardelli
si toglie
qualche sassolino. Additato
dagli
esponenti del Pd del sud
pontino come
l’unico, vero responsabile
del
pasticciaccio che ha portato
alla
infelice scelta della segreteria di
non
presentare lì il simbolo del Pd,
Moscardelli
parte da un dato: 17%.
E’ la
percentuale del voto ottenuta
dal sindaco
uscente Antonio Raimondi.
«A Gaeta la
vittoria del Pdl è
stata netta
come altrettanto netto è
stato il
giudizio dei cittadini
nei
confronti di Raimondi
che ha
raccolto il 17% con la
coalizione
che ha governato
per 5 anni -
tuona il consigliere
regionale -
I Sindaci
che hanno
bene amministrato
come Campoli
e Conti
sono stati
premiati, tutto il
resto sono
scuse e giustificazioni
che non
valgono neppure
la pena di
essere commentate.
I toni usati
all’in -
domani delle
elezioni -
aggiunge -
sono inaccettabili
». E non è
finita. «Il centrosinistra
ha avuto la
responsabilità
di dividersi
perché
se Pd, Sel e
Idv si fossero
presentati
uniti, sarebbero
andati al
ballottaggio con
possibilità
di cambiamento
per Gaeta.
Il centrosinistra a
Gaeta deve
ripartire dalle
forze
politiche quali sono il
Pd, Sel e
Idv. Il Pd di Gaeta
- sottolinea
- aveva visto
giusto nel
dare un giudizio
negativo
sulla Giunta Raimondi,
giudicato in
modo
clamoroso
dall’eletto rato.
Sentire
Raimondi che dichiara
di prendere
a calci gli
altri e che
assumerà le redini del Pd
è offensivo
per un verso e patetico per
l’altro.
Dopo il disastro della sua
esperienza
amministrativa sancito
dagli
elettori, c’è bisogno di voltare
pagina e non
con Raimondi».
Valerio Sordilli
DA LATINA OGGI DEL 23.5.12
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