IN apparenza
sembra facile:
Gerardo
Stefanelli (Udc) non è
stato eletto
sindaco di Minturno,
dove era
candidato, e si
dimetterà
subito da consigliere
di minoranza,
potendo così tornare
a fare l’assessore
all’am -
biente a
tempo pieno in Provincia.
Passaggi
semplici eppure
inseriti in
un contesto politico
che nelle
ultime settimane ha
conosciuto
pendii aspri nel
rapporto di
maggioranza tra
Pdl e Udc
esistente in via Costa
e in molti
altri enti locali. Le
due
formazioni si sono spaccate,
si sono
accusate di nefandezze,
si sono
sfiduciate a vicenda
nel corso
della campagna
elettorale
di Minturno; e
non è stata
solo una battaglia
combattuta
lì, bensì una guerra
che ha
coinvolto direttamente
il consiglio
e la
giunta della
Provincia.
Tutti
i
consiglieri del
Pdl e
persino il
presidente
Cus
a n i h a n
n o
a p e r t a
m e n t e
fatto il
tifo per
Paolo
Graziano;
i primi in
una lettera hanno
duramente
criticato il «loro»
assessore
all’ambiente invitando
gli elettori
di Minturno a
non votarlo
e a scegliere, appunto,
Graziano, a
sua volta
consigliere
provinciale del Pdl.
Adesso che
Graziano ha vinto
e Stefanelli
ha perso, può davvero
tornare
tutto come prima
senza che
sia dato alcun peso a
quello che
politicamente è accaduto
la scorsa
settimana? Sì,
secondo il
segretario dell’Udc,
nonché
presidente del consiglio
provinciale,
Michele Forte.
Ma questa è
solo una dichiarazione
di facciata
perché intanto
lunedì ci
sarà una
riunione
dell’esecutivo provinciale
dell’Udc e
il primo punto
all’ordine
del giorno ha un nome:
Stefanelli.
Inoltre qualcuno
nel Pdl non
ha esitato a
chiedere
(pur se a bassa voce)
la testa
dell’assessore all’am -
biente, dopo
la frattura che si è
consumata su
Minturno. Tanto
è vero che
sulla più spinosa
questione
ambientale al centro
dell’attenzione
in questi giorni,
ossia il
piano regionale rifiuti,
a Gerardo
Stefanelli non è
stato
consentito di dire neppure
una parola.
Il piano è stato
ufficialmente
«smontato» non
dall’assessore
bensì dal presidente
della
Provincia, Cusani;
lo stesso
Cusani illustrerà personalmente
il ricorso
al Tar
contro quel
piano in una conferenza
stampa
fissata per domani
e che non
prevede (al momento)
la presenza
dell’asses -
sore titolare
della delega. Del
piano
rifiuti e delle eccezioni
sollevate ha
parlato in questi
ultimi due
giorni diffusamente
il
presidente della commissione
ambiente,
Enrico Dellapietà
ma mai l’assessore
che, comunque,
si può
considerare assente
giustificato
per le operazioni
di voto e
scrutinio nella
sua città.
Alibi più o meno
credibile
che cadrà a partire da
domani e da
subito si potrà
capire se
Gerardo Stefanelli è
stato
praticamente già esautorato
dal suo
ruolo dal presidente
Cusani o se
è solo una frizione
passeggera e
tutto tornerà
normale al
prossimo Consiglio.
Dove i temi
ambientali
non
mancheranno e si potrà
capire se la
componente consiliare
del Pdl
ascolterà ancora
l’assessore «sfiduciato».
DA LATINA OGGI DEL 24.5.12
Nessun commento:
Posta un commento