L'AMMINISTRAZIONE
co -
munale
di Santi Cosma e Damiano non si costituisce parte
civile
nell'inchiesta per disastro
ambientale
avviata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere
e
non si preoccupa di approvare
un
ordine del giorno nel quale si
dichiara
che il territorio è sede
della
centrale nucleare del Garigliano. Le affermazioni sono
dell'associazione
Alleanza per
Santi
Cosma e Damiano che, in
una
nota, bacchetta la coalizione guidata dal sindaco Vincenzo Di Siena, accusata
di non
tutelare
il territorio con azioni
decise.
«Erano altre maggioranze -recita il documento- ed
altri
tempi quelli in cui il delegato dell'Amministrazione e il
compianto
avvocato Tibaldi furono citati in giudizio dalla Sogin. Oggi, di fronte ad un
procedimento penale per disastro
ambientale,
i nostri amministratori, sicuramente dietro suggerimento dell'assessore al
ramo, invece di costituirsi parte
civile
scrivono qualche riga
pubblicati
sui giornali». L'associazione poi concentra l'attenzione sull'approvazione
unanime da parte della Provincia nel
dicembre
scorso di un ordine
del
giorno, proposto dai consiglieri Franco Taddeo e Paolo
Graziano,
nel quale sottolineano che anche il Comune di
Santi
Cosma e Damiano deve
essere
considerato, come Sessa
Aurunca,
sede dell'impianto
nucleare.
«Forse i disguidi postali - continua la lettera di Alleanza per Santi Cosma e
Damiano- non hanno fatto arrivare
in
tempo gli atti al Comune, ma
i
nostri amministratori e il loro
attento
delegato avranno letto
sulla
stampa la notizia. Ed invece la nostra Amministrazione e
il
suo solerte delegato sono rimasti in un silenzio assordante
e
in un immobilismo che è in
netto
contrasto con l'interesse
generale
della popolazione.
Unica
eccezione va fatta per
l'iniziativa
del consigliere provinciale Franco Taddeo, che è
in
minoranza al Comune di
Santi
Cosma e Damiano. Ora lo
stesso
Taddeo e i consiglieri
Vellucci
e Ionta tornano alla
carica
chiedendo al sindaco Di
Siena
di adottare in consiglio un
documento
analogo a quello
della
Provincia. Se nello stesso
periodo
prenatalizio il sindaco
Di
Siena era impegnato a rimettere il protocollo d'intesa con la
Provincia
per la chiesa di Campomaggiore e non avrà avuto
tempo
per leggere quella richiesta relativa alla servitù nucleare, ora è
nell'interesse di tutti
che
l'atto sia adottato in consiglio prima possibile. Anche
questo
-conclude il documento-
è
un modo, forse migliore degli
altri,
per ricordare l'antinuclearista Marcantonio Tibaldi»
DA LATINA OGGI DEL 1.2.13
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