«SE le nostre firme servono
a far ottenere la cassa integrazione in
deroga a tutti i
lavoratori della ex Evotape,
noi le mettiamo a disposizione del curatore
fallimentare». Questo è quanto hanno affermato l'altro ieri i
soci della Mancoop, la cooperativa che dal
primo marzo riprenderà la produzione
di nastri isolanti all'interno
dello stabilimento di Santi
Cosma e Damiano. Una presa di posizione che
vuol
essere anche un segnale di
disponibilità e di non far
ipotizzare l'eventualità che
la mancata concessione della Cig possa
dipendere proprio dagli stessi 53 soci della
cooperativa. Come si ricorderà, l'altro
giorno, i sindacati hanno organizzato
un'assemblea per verificare
se c'erano le condizioni per
la raccolta di tutte le firme
dei lavoratori del verbale di
conciliazione che prevedeva
la rinuncia di tutti gli operai,
nessuno escluso, delle indennità di preavviso
del licenziamento e la messa in
mobilità delle maestranze
dal primo gennaio scorso.
Una raccolta di tutte le firme
così come richiesto dalla curatela
fallimentare, che
avrebbe così posto le basi
per la concessione della Cig
in deroga. I soci della cooperativa, l'altro
giorno, alla
presenza dei sindaci di Santi
Cosma e Damiano e Castelforte, si sono
incontrati all'interno dello stabilimento
con il curatore fallimentare,
Vincenzo Manciocchi, che
si trovava sul posto per un
sopralluogo. A lui hanno dato la
disponibilità a firmare i
verbali, sempre che ciò serva alla
concessione della
Cig. Ma sembra che ciò non
sia conseguente ed anzi questa firma
metterebbe a repentaglio anche la mobilità.
Dunque la situazione rischia
di concludersi senza una soluzione, anche in
considerazione dei tempi ristretti rimasti. Infatti il termine ultimo scadrà il
7 febbraio
prossimo e quindi, anche
alla luce di queste perplessità che sono
emerse, c'è da
ipotizzare che la questione
Cig dell'ex Evotape ormai
sembra definitivamente svanita. Vedremo se ci
saranno
sviluppi la prossima settimana.
DA LATINA OGGI DEL 3.2.13
DA LATINA OGGI DEL 3.2.13
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