"equità, trasparenza e imparzialità",
era stato lo slogan che aveva accompagnato la campagna elettorale del
dr.Vincenzo Di Siena. Alla prima prova dei fatti queste parole si sono
dimostrate prive di alcun contenuto, per cui di fronte alla proposta del
consigliere comunale di minoranza Ivano Ionta di scegliere gli scrutatori tra
disoccupati under 35 e studenti, la commissione elettorale presieduta proprio
dal sindaco Di Siena ha provveduto a nominare gli scrutatori secondo la prassi
consolidata di scelta diretta dall’elenco depositato all’ufficio elettorale.
In realtà ignoriamo quali siano stati i criteri
utilizzati dalla commissione, ma scorrendo l’elenco ci accorgiamo che nella
stragrande maggioranza dei casi si tratta di persone che hanno legami di
parentela diretta con gli amministratori stressi, o con dipendenti comunali, o
con ex dipendenti, o che addirittura siano agenti di commercio.
Una nicchia, però, è stata anche riservata a
fedelissimi della nomina, che ritroveremo sistematicamente e sicuramente piazzati
sempre negli stessi seggi.
Guardando oggi a quegli slogan ci viene
naturalmente da pensare: “ma forse hanno cambiato anche il senso delle parole?”
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