NUMERI
alla mano, in provincia di Latina
è
lui il grande escluso di questa tornata di
elezioni
politiche. Non è bastata l’ottima
posizione
in lista - secondo, dietro soltanto
a
Lorenzo Cesa - per fare di Aldo Forte, ex
assessore
regionale, uno dei deputati della
prossima
legislatura. Il suo partito, l’Udc,
non
ha raggiunto nemmeno quota due per
cento,
soglia necessaria per far scattare il
seggio
alle liste che compongono una coalizione che a sua volta deve superare il 10%
delle
preferenze. E l’Unione di centro, alla
mezzanotte
di ieri, era piantata su quota
1,78%.
Un disastro dalle proporzioni pantagrueliche. Bissato anche in provincia di
Latina
dove l’Udc, sempre intorno alla
mezzanotte,
non andava oltre al 2,27%.
Disfatta,
questa, che costerà caro al partito
in
termini di rappresentanza futura. In ambito nazionale, certo, ma soprattutto a
livello locale. Ne capoluogo, tanto per citare un
caso,
l’Udc è stata completamente spazzata.
La
percentuale su cui si è attesta quando
all’appello
mancavano ancora una cinquantina di seggi era ferma sull’1,33%. A voler
essere
proprio cinici, bisognerebbe ricordare che nel 2008 il partito di
Pierferdinando
Casini
in provincia prendeva il 6,09%.
Cinque
punti percentuali in meno che impongono, anche da queste parti, un’analisi
approfondita
ai vertici provinciali del partito.
DA
LATINA OGGI 26-2-13
Nessun commento:
Posta un commento