In questi giorni è giunta la determina del
funzionario responsabile dr.Walter Gagliardi che ha fissato in 1205
(milleduecentocinque) le ore di straordinario autorizzate ai dipendenti del comune
di Santi Cosma e Damiano.
Al di la della domanda sulla base di quale
ipotesi di carico di lavoro abbia potuto fissare quel monte orario, e
sinceramente non sappiamo a che cosa ascrivere quelle cinque ore in più oltre le
milleduecento, ci si chiede come mai
dall’elenco siano stati esclusi sei dipendenti su ventotto, e come mai nell’ambito
dei ventidue autorizzati, ad alcuni sono state autorizzate
centocinquanta-centosettanta ore (l’equivalente di un mese lavorativo), ad
altri venti-trenta ore! Sicuramente ci si risponderà che tutto è stato identificato
sulla base delle competenze dei singoli, ma la sensazione è che si sia fatta
una distinzione tra “figli” e “figliastri”, e nell’ambito dei “figli” si sia
fatta una distinzione tra chi è “più
figlio” e chi lo è “di meno”: e meno male che l’allora capogruppo UDC Antonio
Ianniello, il 30 gennaio 2012 nell’accogliere le adesioni del dr.Di Siena, di
Emanuele Viccaro, Giuseppe Creo, mario Coviello, Pietro Falso e Giuseppe Verrico,
ebbe a dichiarare che il loro intento era di riportare il territorio alla “pacificazione”,
senza più “figli e figliastri”: ovviamente ancora una volta, se ce fosse ancora
necessità, i fatti, attuali, hanno smentito le parole, di allora! Alla faccia
della pacificazione!
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