NON
c’è pericolo per la
popolazione.
Lo fanno sapere fonti interne alla Procura di Santa
Maria
Capua
Vetere,
titolare delle indagini, relativamente alle
acque
prelevate a fine
n
o v e m b r e
dal
nucleo
s
o m m o z z at o r i d e l l a
Guardia
di
Finanza
di
Napoli
alla
Centrale
del
Garigliano
di
Sessa
Aurunca e successivamente analizzate dai
militari
del
Cisam
presso
San
Piero a
Grado,
e che
la
settimana
scorsa
sono
state
riconsegnate alla
P
r o c u r a .
Ugual
mente,
però,
la radioattività ris c o n t r a t a
all
’inte rno
d
e l l ’ u n i c a
vasca
di decanta zione
posizionata
nei pressi del
fiume
Garigliano, è confermato risultare essere di
gran
lunga superiore rispetto alla radiazione naturale tanto che la stessa
Procura
nei prossimi giorni effettuerà nuove analisi
e
già ora sta studiando un
sistema
efficiente da fare
utilizzare
alla Sogin perché provveda quanto prima alla bonifica. Una situazione per certi
versi
analoga
a quella riscontrata in zona Trincee. Anche
qui,
sulla base di altre bonifiche di siti molto inquinati, la Procura studia un
modus
operandi valido per
velocizzare
le operazioni.
In
particolare l’attenzione
è
concentrata sul tipo di
tecnologia
da usare che
una
volta individuato servirà soprattutto a verificare cosa c’è effettivamente
all’interno
dell’area, attualmente sotto sequestro,
di
circa novecento metri
quadrati
a una profondità
tra
i venti e i cinquanta
centimetri,
tutt’ora periodicamente monitorata dai
finanzieri
della Guardia di
Finanza
di Mondragone.
Restano
infine da considerare le alluvioni degli anni
passati
che hanno interessato fortemente la zona
spesso
spingendo le acque
del
fiume fino all’interno
del
sito dismesso, oggi in
decommissioning,
con tutte le conseguenze nel momento in cui queste si ritraevano. Un pericolo,
quelle
delle invasioni delle
acque,
costante sin dalla
nascita
del sito e, di fatto,
mai
completamente risolto.
«ABBIAMO
richiesto la
convocazione
urgente del
Tavolo
della Trasparenza
per
far luce sulle indiscrezioni apparse sulla stampa
locale
in merito alla presenza di radioattività nelle
acque
del Garigliano, che
sarebbe
dovuta agli scoli
della
centrale
nucleare».
Lo
dichiara
l’As -
s e s
s o r e
all’Am
biente
della
Provincia di Latina,
Gerardo
Stefanelli, candidato al consiglio regionale
del
Lazio con
la
Lista Civica per Bongiorno Presidente.
«Qualora
dovessero esserci riscontri –
dichiara
Stefanelli – ci costituiremo parte civile per
rappresentare
i cittadini.
Attendiamo
con serenità
notizie
ufficiali e certe sui
fatti
riportati dalla stampa
locale.
Ho già contattato
l’Assessore
all’A mb i e nt e
della
Regione Campania,
Giovanni
Romano, al fine
di
indire una riunione del
Tavolo
della Trasparenza
al
più presto, alla quale
dovranno
presenziare anche i vertici della Sogin per
fare
chiarezza su questa
vicenda.
Vorremmo capire
anche
il grado di radioattività presente nel fiume,
quanto
è il livello di inquinamento e se la Sogin stia
già
provvedendo per una
bonifica
dell’area. Continueremo a monitorare la
situazione
e a tenere desta
l’attenzione
su aspetti ancora poco chiari sul decommissioning. In tal senso, recentemente
ho richiesto alla Provincia di Latina
di
destinare un capitolo apposito in bilancio per effettuare un monitoraggio
ambientale permanente e indip e n d e n t e
n e l l ’ a r e a
circostante
l’ex centrale.
Abbiamo
già affidato ad
Arpa
Lazio la predisposizione di un piano operativo
per
effettuare analisi sulle
acque
del Garigliano e sui
fondali
dello stesso al fine
di
valutare la presenza di
elementi
e materiali riconducibili alla attività passata
e
presente della centrale.
Da
mesi, inoltre, chiediamo con forza di avere certezze circa la tempistica
delle
operazioni di bonifica delle trincee, l’idoneità
dei
depositi temporanei
realizzati
ad ospitare tutte i
rifiuti
radioattivi presenti
sul
sito e soprattutto circa
le
procedure per l’abbatti -
mento
e la scarifica del
camino
della ex centrale».
«Attendiamo
– conclude
Gerardo
Stefanelli – di
avere
maggiori informazioni sulle indagini in corso, ma ci dichiariamo sin
da
ora pronti a tutelare in
ogni
sede gli interessi dei
cittadini
della Provincia di
Latina
qualora vengano accertate violazioni e inadempimenti che hanno
causato
danni ambientali al
nostro
territorio e alla salute dei cittadini».
da LATINA OGGI DEL 15.2.13
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