E'
forte polemica tra i
«renziani»
a Castelforte, dove sono intervenuti
in
maniera ufficiale Vittorio
Ciorra,
Giuseppe Ciorra, Emilio Testa e Mario Di Bello, che
hanno
aderito al gruppo guidato dal senatore Moscardelli,
che
sosterrà al prossimo congresso il sindaco di Firenze. Ai
quattro
esponenti del Pd castelfortese non sono piaciute le
polemiche
dei giorni scorsi definite «inconsistenti, incoerenti
e
strumentali, perchè a Castelforte il gruppo che ha sostenuto
Renzi
nelle passate primarie
non
si è mai sciolto, esiste ancora, ha un suo coordinatore e
dovrebbe
essere felice per il
fatto
che la ’squadra dei renziani’ sia cresciuta a Castelforte e
in
tutta la provincia. Polemiche
incoerenti
poichè non si capisce il motivo per cui gli ex
sostenitori
di Bersani o il senatore Moscardelli, guida del neo
gruppo
che sta tormentando i
sonni
dei ‘puri renziani’, avrebbero dovuto informarli ed invitarli a firmare un
sostegno a
Renzi,
che già sostenevano, sostengono e che, sino a prova
contraria,
continueranno a sostenere anche nel prossimo
congresso.
Serviva forse una
doppia
adesione per certificare
la
loro fiducia nella proposta di
Matteo
Renzi? Polemiche strumentali perchè è evidente la
ricerca
di futili pretesti per essere sulla stampa, per distinguersi, per affermare il
principio dei numeri, per denigrare
una
parte dei rappresentanti del
PD,
con l'unico obiettivo di non
voler
costruire un partito giovane e riformatore, ma di volere
invece
un loro ‘personale’ par -
tito-giocattolo,
ove gli altri, in
particolare
‘noi’, renziani dell'ultima ora, dovremmo starcene zitti ‘a casa’. Noi, ‘vecchi
e
da
rottamare’, ce l'abbiamo
messa
tutta, abbiamo lasciato
spazio
e libertà a tutti, abbiamo
cercato
di collaborare, consigliando e mediando». Vittorio e
Giuseppe
Ciorra, Emilio Testa
e
Mario Di Bello, poi sottolineano il limite della loro pazienza ed annunciano
che non
getteranno
alle ortiche tanti anni di politica locale, fatta sempre di lotte contro le
maggioranze al potere. «Di problemi
amministrativi
e politici -hanno
continuato-
ancora oggi ne esistono molti; vogliamo metterli
in
evidenza per capire quali
sono
le azioni che distinguono
i
‘neo buoni’ dai ‘vecchi cattivi
e
inciucioni’, che si sono permessi, ledendo maestà chiuse e
già
costituite, di esprimere pubblicamente il sostegno a Renzi,
senza
avvisare nessuno. Chissà
-hanno
concluso i quattro esponenti del Pd- che ne pensa di
questa
strana storia ‘pontina’ il
sindaco
di Firenze; e se queste
sono
le premesse, la convivenza diventa molto difficile e il
futuro
potrebbe riservare più di
una
sorpresa»
daLATINA
OGGI DEL 23.8.13
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