Ed
ora la diatriba tra il Comune di Castelforte e il presidente dei termalisti di
Suio,
Mario
Ciorra, rischia di finire negli uffici
della
Procura della Repubblica di Latina. A
paventare
questa possibilità è Antonio Fragasso,
responsabile
locale di Diritti e libertà, che in una
nota
inviata al sindaco di Castelforte, Patrizia
Gaetano,
sottolinea che non avendo alcuna risposta ad una sua richiesta di incontro tra
le parti tesa
a
chiarire la vicenda, ha dato l'ultimatum. «Non
avendo
ricevuta alcuna risposta alla mia precedente nota -ha detto Fragasso- nella
quale chiedevo un incontro urgente con il dott. Di Fiore,
avvocato
tributario del Comune, ed il dott. Mario
Ciorra,
presidente dell’Associazione Termalisti
di
Suio, visto l’intervento di Equitalia nel quale
si
parla addirittura di riversamenti di erronee
doppie
riscossioni, prima di interessare del caso
le
competenti Autorità, chiedo urgentemente di
fissare
un incontro. Il 6 agosto scorso ho chiesto
di
conoscere le motivazioni a non riconoscere al
presidente
dell’Associazione Termalisti di Suio,
dott.
Mario Ciorra, il pagamento della Tarsu degli
anni
passati nella maniera ridotta così come
sancito
dalla Commissione Tributaria Regionale.
In
quella sentenza la Commissione Tributaria, in
ossequio
alla normativa vigente, ha confermato il
principio
di diritto per cui deve farsi applicazione
della
riduzione del 58,33% per vari motivi; la
stessa
Commissione ha, difatti, anche affermato
che
la struttura di cui trattasi deve essere tassata
in
maniera equiparata alle civili abitazioni in
perfetta
aderenza a quanto affermato dalla Corte
di
Cassazione. In base alla sentenza della Commissione Provinciale Tributaria di
Latina, il Comune di Castelforte ha ordinato la sospensione di
pagamento
TARSU 2011. La stessa Equitalia
intervenuta
nella discussione ha affermato che
tutti
gli importi riscossi, anche quelli erroneamente ripetuti allo stesso titolo,
sarebbero stati
sempre
‘r ive r s a t i ’ al Comune. Ciò -ha continuato
Fragasso-
è stato contraddetto dal Dott. Ciorra,
che,
a difesa del Comune, ha documentato la
trattenuta
della relativa differenza da parte di
Equitalia.
Come mai il Comune non interviene
per
i chiarimenti del caso? Ho chiesto delucidazioni a qualche esperto
amministratore comunale
sull’intricata
vicenda, ma la risposta non mi ha
certamente
soddisfatto in quanto lo stesso mi ha
comunicato
che le sentenze della Commissione
Tributaria
non fanno legge, perché se applicate,
vanno
a cozzare contro la famosa ‘gerarchia delle
fonti’.
E’ facile replicare che, proprio per la
gerarchia
delle fonti, bisogna prima di tutto
osservare
le leggi, che giudizialmente risultano
invece
non osservate dal Comune». La questione
si
inasprisce e promette sviluppi, magari con
qualche
dichiarazione ufficiali da parte delle
autorità
comunali chiamate in causa.
Da
latina oggi del 24.8.13
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