IL
sacerdote predica dal pulpito e i fedeli «dissidenti» replicano con le
locandine affisse
nei
locali pubblici. A Castelforte si sono registrati sviluppi
sulla
diatriba riguardante le
«contestazioni»
di un gruppo
di
fedeli, che hanno criticato
l'azione
del parroco don Fabio
Gallozzi,
accusato di allontanare i fedeli e di non voler
consentire
l'organizzazione
della
festa in onore della Madonna Addolorata, prevista a
settembre.
Dopo le prime contestazioni del gruppo di fedeli,
definitosi
«sciolto», il sacerdote ha replicato dal pulpito,
affermando
che il comitato
della
festa è sempre aperto a
tutti
e che, in un periodo di
grave
crisi economica, non si
possono
affrontare spese elevate. Ciò perchè è stato stabilito dal sinodo, che a tal
proposito ha impartito disposizioni
ben
precise. Lo stesso parroco
ha
poi ribadito, durante la celebrazione, che le attività si sono
moltiplicate
con la nascita del
coro
di voci bianche e del lavoro svolto da 22 volontari per la
Caritas.
I «contestatori» in un
altro
volantino, tra l'altro, hanno precisato che nessuno non
voleva
rispettare le regole della Chiesa, ma che a Formia e
Gaeta,
anch'esse dirette dallo
stesso
Arcivescovo, sono state
organizzate
feste sontuose.
«Per
Castelforte -hanno affermato- non abbiamo detto quale fosse
l
' i m po r t o
da
raccogliere e
quindi
da
sp
ende re,
ma
abbiamo solo
detto
che
ci
avrebbe fatto
p
i a ce r e
co
lla borare alla
bu o n a
r iu sc it a
della
festa
in
onore
della
nostra patrona. Il nostro
proposito
era quello di onorare
la
Madonna e di iniziare un
cammino
spirituale nell'ambita della nostra parrocchia, non
pensando
certamente di creare
tutto
questo scompiglio.
DA
LATINA OGGI DEL 22.4.13
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