SONO
trascorsi soltanto
dodici
giorni dall'ultimo
avviso
di torbidità dell'acqua proveniente dalle sorgenti del sud pontino, che
il
fenomeno si è di nuovo
ripresentato,
con grande
disappunto
da parte dei
cittadini
residenti tra i
Comuni
di Gaeta e Castelforte, costretti ad acquistare acqua imbottigliata. Insomma,
ad ogni
scroscione
abbondante di
acqua
ci si ritrova sempre
nella
medesima situazione di criticità. Con grande
disagio
da parte dei cittadini che pur sono costretti
a
pagare le salatissime
bollette
all’azienda gestore.
Dopo
gli avvisi del 23
febbraio
scorso da parte
della
società Acqualatina,
ieri
la stessa che gestisce
il
servizio ha informato di
nuovo
i Comuni interessati e gli utenti che, «a
causa
delle forti piogge, si
stanno
verificando dei fenomeni di
torb
idità
presso
la
centrale
di
Cap
odac qua
di
Spigno
Saturnia
e di
M
a zz o c co l o
a
Formia».
Dunque
Acqualatina
consiglia
gli utenti dei
Comuni
di Gaeta, Formia, Spigno Saturnia,
Minturno,
Castelforte e
Santi
Cosma e Damiano,
riforniti
dalle due sorgenti
«intorbidite»
ad utilizzare
il
prezioso liquido a soli
fini
igienico-sanitari.
Chi
vuole bere acqua del
rubinetto
non può farlo,
ma
deve recarsi negli
esercizi
commerciali per
acquistare
quella imbottigliata.
E'
anche vero che Acqualatina ha informato gli
utenti
che sono state effettuate manovre per contenere e ridurre il fenomeno, che,
però, si ripresenta
ad
ogni precipitazione abbondante, senza che si
prospetti
un piano per risolvere in maniera definitiva una situazione che
non
è certo piacevole per
chi,
specie in questo periodo di crisi, deve sborsare altro denaro per acquistare
bottiglie d'acqua.
L'unica
speranza non è
quella
di vedere qualche
minima
riduzione nelle
bollette
che arriveranno
per
i disagi provocati agli
utenti,
ma attendere con
fiducia
la fine della pioggia. Insomma, una situazione insostenibile, resa
peggiore
dal fatto che
quando
arriverà l'estate ed
anche
qui i cittadini sperano che non sia la volta
del
fenomeno della siccità e si ripeta quanto avvenuto l'anno scorso. L'augurio è
che non si continui solo a sperare, ma che
si
ponga definitivamente
la
parola fine a questi
fenomeni.
O bisogna sperare in «un Grillo» anche
per
risolvere questo annoso problema?
Da
LATINA OGGI DELL’8.3.13
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