ORMAI
è «scontro aperto» a
Santi
Cosma e Damiano per la
questione
della chiesa di Sant'Antonio di Campomaggiore,
che,
come è noto, dovrebbe essere abbattuta e ricostruita. Ieri,
proprio
mentre l'avvocato Cosmo Damiano Pontecorvo consegnava ai carabinieri di Santi
Cosma
e Damiano l'esposto denuncia contro la demolizione
del
luogo di culto, il parroco,
padre
Giuseppe D'Agostino, annunciava ufficialmente, con
grande
entusiasmo, che l'abbattimento della chiesa inizierà l'11
marzo
prossimo. «Un entusiasmo -ha affermato il sacerdote
in
una lettera aperta - che si
fonda
sull’ormai certezza di poter assicurare alla Comunità di
Santi
Cosma e Damiano il nuovo edificio di culto. Voi tutti,
miei
cari lettori, avrete certamente capito che il mio atteggiamento di prudenza nel
comunicarvi apertamente l’andamen -
to
dell’iter amministrativo della
nuova
chiesa, è stato dovuto soprattutto al rispetto che porto
verso
ognuno di voi e alla volontà di non voler alimentare inutili
polemiche,
che avevano lo scopo di gettare ombra sulla reale
dinamica
delle procedure. Non
ho
voluto trasmettere informazioni, fin quando il Signore ha
illuminato
definitivamente il faticoso percorso, intrapreso ormai da qualche anno. Con
dolore, per primo, ho dovuto prendere atto che era necessario
l'abbattimento
del vecchio edificio, che è costato sacrifici a tutta
la
comunità e a quanti nostri
concittadini
risiedono all'estero,
ma
non essendoci alternative ho
deciso
di guardare avanti con
serenità.
Quindi -ha continuato
il
sacerdote- eccomi a voi, per
parlarvi
apertamente, per assicurare l’imminente apertura del
primo
cantiere della chiesa, a
sancire
definitivamente l’av v i o
delle
operazioni tangibili che
presto
consegneranno al territorio un edificio nuovo, accogliente, pensato perché la
comunità sia parte attiva delle celebrazioni pastorali. Il prossimo
11
marzo inizieranno i lavori di
demolizione
dell’attuale chiesa,
possibili
grazie al finanziamento della Provincia di Latina e
a
ll ’ordinanza del sindaco di
Santi
Cosma e Damiano di interdizione del vecchio e instabile edificio. Desidero
ringraziare
tutti
-ha concluso padre Giuseppe- per la pazienza e l’a ff e t t o
che
mi avete dimostrato e desidero assicurarvi che mai un solo
istante
distrarrò la mia attenzione dall’obiettivo di consegnarvi
il
migliore dei risultati». Invece
l'avvocato
Pontecorvo, con la
denuncia
presentata ieri, punta a
far
bloccare le operazioni di demolizione dell'immobile. Due
posizioni
nettamente contrastanti, finite ora all'attenzione
dell'autorità
giudiziaria.
DA
LATINA OGGI DEL 9.3.13
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