C
RO L L ATA una casa disabitata a Ventosa, frazione di
Santi
Cosma e Damiano. Ieri
pomeriggio
è crollato parte
di
un edificio disabitato. Fortunatamente i frammenti di
cemento
non hanno colpito
un
vicino, Pasquale Casale,
di
63 anni, e i suoi nipotini
che
erano appena usciti
dalla
casa accanto. Solo per
una
pura coincidenza non
sono
stati investiti dai
fr
am men ti
edilizi,
anche
se
l'uomo, sotto choc per
quanto
avvenuto, è stato soccorso e trasportato con
un'ambulanza
del 118 all'ospedale Dono Svizzero di
Formia.
Pasquale Casale è
rimasto
per diverso tempo al
pronto
soccorso, in quanto i
sanitari
lo hanno sottoposto
alle
terapie del caso, ma in
serata
ha potuto far ritorno
nella
sua abitazione. L'episodio si è verificato in via Cavone, dove si trova questa
casa
disabitata, che tempo
fa,
fu sottoposta dal proprietario ad
inizio
di lavori
di
ristrutturazione. Fu
m
o n ta t a
un'imp
alcatura, che è ancora lì, ma i lavori non sono poi proseguiti. La
famiglia
Casale, però, aveva
notato
che c'erano dei pericoli, in particolare dopo abbondanti precipitazioni, come
sta
accadendo
in questi giorni.
Una
situazione che fu segnalata agli organi competenti,
ma
senza ottenere risultati
concreti.
«Tra l'altro -ha affermato Onorina Casale, figlia di Pasquale- l'immobile
era
stato giudicato pericolante e ci era stato assicurato che
la
questione sarebbe stata risolta. Ma così non è stato e
ieri
è accaduto quello che si
temeva:
il crollo di una parte
dell'edificio,
che, solo per un
caso,
non ha procurato il ferimento di persone. In passato c'erano stati segnali ben
precisi,
con frammenti edilizi
che
cadevano, ma nonostante
le
nostre richieste di intervento non si è fatto nulla. Ora
siamo
qui con le macerie
vicine
alla nostra abitazione
e
con la speranza che la situazione non si aggravi». Sul
posto
giungevano i carabinieri della stazione di Santi
Cosma
e Damiano, i vigili
del
fuoco di Gaeta, che provvedevano a mettere in sicurezza la zona, recitando
l'area. In via Cavone giungeva
anche
il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di
Santi
Cosma e Damiano e gli
agenti
della polizia locale.
Oggi
è previsto un ulteriore
sopralluogo,
necessario per
decidere
quali provvedimenti adottare e soprattutto per
evitare
che si possano ripetere altri cedimenti.
RABBIA
e amarezza ieri in casa Casale a Ventosa di Santi Cosma e
Damiano,
dopo il crollo
di
una parte di un edificio disabitato di via Cavoni. A poco meno di 24
ore
dall'episodio che
avrebbe
potuto causare
conseguenze
più gravi,
il
quadro che si presenta
nella
zona non è dei più
edificanti.
Pasquale Casale, dopo qualche ora
trascorsa
all'ospedale
Dono
Svizzero di Formia per lo shock causato
dal
crollo, racconta ancora con grande apprensione quei momenti.
«Ero
appena uscito di
casa
-ha detto- insieme
ai
miei nipotini ed ho
vi
sto
d
avan t i
al
l' atr io
f
r a mmenti di
ce
mento che si
sbr
iciol avan o.
E'
stato
t
er r ib il e
pe
rc hè
non
riuscivo a
r
en de rmi conto di
quanto
s
t ava
s
u c c ed e nd o .
Ma
subito dopo ho
r
e a l i zzato che
v
e r ame nte
poteva
scapparci il morto
e
qui dobbiamo salvaguardarci dal pericolo che
incombe
vicino alla mia
abitazione.
Un pericolo
più
volte segnalato e denunciato, ma nessuno è
intervenuto».
Una vicenda che avrà degli sviluppi,
soprattutto
perchè dovranno essere effettuati
degli
interventi, per evitare che ci possano essere
ulteriori
problemi. Durissima è stata la signora
Maria
Civita, moglie di
Pasquale
Casale, che non
ha
nascosto la sua rabbia
nei
confronti di tutto il
Comune
«che, nonostante le promesse, non è
intervenuto
su una situazione che conosceva. A
causa
del crollo due autovetture sono rimaste bloccate e non sono potute
uscire».
L'area è stata
transennata
ed ora il Comune dovrà obbligare il
titolare
dell'edificio «precario» ad intervenire e
mettere
in sicurezza un
immobile,
parte del quale
è
crollato per incuria, abbandono e infiltrazioni di
acqua.In
passato c'erano
stati
dei segnali, hanno
ribadito
i componenti della famiglia casale, ma
nessuno
è intervenuto.
Doveva
accadere questo
incidente
per porvi rimedio?
Da
latina oggi del 14 e 15 marzo 2013
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